Nord e Sud - anno VII - n. 6 - luglio 1960

Di per sè le iniziative industriali non, bastano a risariare un ambiente carne qu,ello di certe proviricie siciliane: è necessario che contemporaneamente si dia niario ad una vasta opera di bonifica sociale e politica, che si faccia sentire la volorità di ri·nriovamento· e la. forza della democrazia, che· si aiutino i siciliani pii't volenterosi, più moderni, più dotati di spirito di iniziativa a combattere i mali dell' ambierite, le piaghe tradizionali dell'isola. A questo, punto 1 è quindi doveroso clo1nandarsi quali possono essere i rimedi estremi citi fare immediatamente e risolutamente ricorso. Sgombriamo anzitutto il campo da un vecchio equivoco contro il quale ci siamo già altre volte pro1iunciati, sin da quando pubblicammo « l'antologia della mafia>>di Crescerizo Guarino: i mafiosi sono delinqiienti e come tali devo1io essere considerati, non come personaggi ro1nantici. Lo stesso Iridro Mo,itanelli, che pure in, una, recente inter- -oista ad itn q_uotidiario parigino ha detto nella forma paradossale che ali è co1isueta alcun,e dolorose verità sulla Sicilia, ha qualcosa da rimproverarsi da questo punto di vista, perchè, ann.i or sono, scrisse sul <<Corriere» cose edificanti a proposito di Calogero Vizzini, depositario cl-iuna giustizia sicura e superiore, romantico custode di un, a1itico di1itto, bonario amministratore di uria legge ancestrale. E 1ion parliamo rlei vari Vittorio Emanuele Orlanclo che harin.o più volte esaltato lo spirito di mafia come segrio di disti1izione degli -uomini forti e buorii. Onde non c'è da stupirsi se ancora oggi h.a libero corso u1ia iriterpretazione romantica dell'attività mafiosa. C'è poi, stretta1nerite co1inesso al primo, un secondo vecchio equivoco da chiarire. Si dice clie la deli1iquenza sia in Sicilia il risultato di una situazione ~ociale e che quindi essa non costittiisce un problema di ordi1ie ptibblico, da risolversi. con il rafforzamento delle stazioni dei carabinieri. Qu,esto è vero fino ad un certo punto: se nori altro perchè resterebbe da spiegare come mai, hi altre zorie della Sicilia, e più in generale del Mezzogiorno, non c'è mafia, non c'è delinquenza, non si verificano catene di delitti, la vita politica scorre i1icr-uenta, anche se le coridiziorii sociali non sono me11,o,miserabili di quelle della provincia di Palermo e della provincia di Agrigerito. È vero che sul fenomeno hanno in-fluenza la tradizione, l'ambiente, le part_ico.Zar-icondizioni storiclie e sociali ùi citi lia sempre vissuto, una parte della Sicilia, e che i problemi ereditati dal passato oscuro vann.o affrontati con mezzi e metodi adeguati; ma è anclie vero clie la delinquenza in Sicilia è anche 'Un problema di ordine pubblico e va risolto anche con i carabinieri. 6 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==