Nord e Sud - anno VII - n. 6 - luglio 1960

Nel novembre del 1876 un P. Gesuita, Nicola Valente, istituì un collegio per alunni interni ed esterni nel palaz~o del principe di Pianura, in via Cinquesanti. Tale collegio prese il nome di « Istituto Silvio Pellico ». Per il successo ottenuto ed il conseguente aumento degli allievi, l'Istituto fu poco dopo trasferito nel palazzo che alcuni secoli prima era stato abitato da G. Pontano: fu per questo motivo che esso assunse il nome dell'umanista napoletano. Per l'ulteriore aumento della popolazione scolastica, l'istituto cambiò più volte la sua sede, fìnchè essa fu definitivamente fissata per il convitto nell'edificio della Conocchia, s·ulla collina dello Scudillo, me11tre la sezione degli esterni si stabilì, alcuni anni dopo, in un palazzo gentilizio che era appartenuto fino ad allora alla famiglia dei principi di Cariati, nella • • piazza omonima. Il « Pontano » è dunque situato a metà del pendio che dal Vomero declina verso il mare, all'altezza del Corso Vittorio Emanuele, sul quale ha acquistato da poco il suo ingresso principale: la posizione è quindi abbastanza centrale, collegata al Vomero dalla funicolare ed a buona parte della città, oltre che da un autobus che compie un lungo giro, da fitti « vicoli » che permettono di giungere a piedi, in pochi minuti al centro. Fin dai suoi primissimi anni di vita il « Pontano » ha detenuto il primato dell'afHuenza tra le scuole private: nel 1929 (anno della parificazione) esso aveva ben 940 alunni, di cui 720 esterni e 220 interni, con 444 di essi iscritti alle classi del Liceo-Ginnasio. Fu l'anno che, per motivi che si vedranno, costituì il vertice della parabola ascendente dell'istituto. In quell'epoca si tenevano nella scuola, settimanalmente, conferenze di carattere religioso, morale, patriottico, coadiuvate a volte da proiezioni; v'era una biblioteca di 7.000 volumi per i prof essori e di 2.000 per gli alunni; per le discussioni religiose furono chiamati i più noti teologi dell'epoca, tra cui il P. Aro1natise, che molti napoletani ancora oggi ricordano. Nello stesso periodo si tennero anche conferenze di morale e pedagogia ai genitori, furono disputate .varie competizioni agonisticl1e e si organizzarono molte gite ricreative e istruttive. Durante la guerra l'edificio rimase illeso, per cui l'istituto non si è trovato di fronte alle situazioni particolari di altre scuole, che hanno dovuto ricominciare tutto da capo. Del resto, i problemi del cc Pontano », come quelli di quasi tutte le scuole private, sono radicalmente diversi da quelli che tormentano la scuola pubblica. Innanzi tutto l'enorme aumento degli alunni che si è registrato nelle scuole statali, non è stato assolutamente avvertito in quelle private. Non a caso abbiamo accennato al fatto che nel '29, anno della parificazione, c'erano al Pontano 940 alunni di cui 444 al Liceo-Ginnasio: l'abbiamo fatto appunto per mettere in evidenza il fenomeno per cui all'enorme aumento della popolazione scolastica nelle scuole pubbliche fa riscqntro una notevole diminuzione di essi nelle private. Così oggi al a Pontano n, se il numero degli allievi delle elementari è 46 Biblioteca Gino Bianco

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