Nord e Sud - anno VII - n. 6 - luglio 1960

' I casi delle due città meridionali possono servire, inoltre, a ricostruire i criteri che hanno presieduto alla realizzazione. dei nuovi e singolari quotidiani; e basta esporre i dati che li riguardano per comprendere come, almeno nel Sud, la cosa meriti un'attenzione più grande di quella dedicata finora ad essa dagli osservatori politici. La storia dei notiziari inizia, naturalmente, a Roma, negli uffici della direzione generale della RAI-TV. La decisione di istituire due nuove sedi in provincia, che rientra nel piano di sviluppo deliberato dagli organi responsabili dell'Ente, comporta prima di tutto notevoli difficoltà per quanto riguarda l'ass11nzione del personale. Bisogna accontentare i notabili delle due città, almeno per i posti di minore responsabilità; e poi occorre formare un nucleo redazionale di sicuro affi-damento. ~1a il gioco è presto fatto. Un certo numero di persone sono avvertite, c1ualche tempo prima e in base ad oscuri criteri di selezione, che nella imminenza dell'inaugurazione della nuova sede saranno ammessi a un colloquio di cc cultura generale » cl1e deciderà dell'assunzione. I colloqui avvengono e si svolgono secondo il previsto. I risultati non convincono l'opinione pubblica che, inutile dirlo, avrebbe preferito un regolare concorso. Ma a Roma le proteste periferiche no11destano preoccupazione. Rimane il problema più difficile da risolvere: la scelta dei due o tre redattori incaricati di compilare il notiziario quotidiano. Si riproducono - per Potenza, ad esempio - il contrasto esistente in campo 11azionale tra i funzionari dell'EIAR che sostengono, in maniera compatta, il loro candidato, figlio di uno dei massimi dirigenti dell'Ente, e il gruppo cc politico » cl1e fa capo a Piccone-Stella e propo11e un elemento locale, cugino di u11ministro. Ma, per fortuna, ci sono due posti disponibili e- l'accordo vie11e raggiu11to senza difficoltà; a dirigere la sede lucana viene chiamato il capo dei servizi giornalistici di radio Cagliari, amico personale dell' on. Segni. L' équipe redazionale, ormai, è formata; il più è fatto. Dopo pochi giorni di preparazione, i due notiziari possono funzionare e a·ggiungersi ai 16 già esistenti negli altri capoluoghi di regione della Penisola. La_loro durata media si aggira sui venti minuti; ma « Il Gazzettino del Mezzogiorno », trasmesso da radio Napoli, e « Il Gazzettino delle Dolomiti », irradiato da Bolzano, occupano più di mezz 7 ora ed escono, rispettivamente, in d11e o tre edizioni. E « Il Gazzettino GiuHano » trasmette, ogni giorno, t1na terza pagina dedicata agli avvenimenti culturali nella regione. Sono scritti e presentati secondo uno schema unico - preparato dalla direzione centrale del giornale radio - che dovrebbe essere di volta in volta adattato alle esigenze ed ai gusti locali. Il carattere dei notiziari, dicono i programmi della RAI, è prevalentemente informativo. ~1a basta dare uno sguardo alle rubriche previste 11eivari bollettini per rendersi conto degli intenti perseguiti dall'Ente parastatale. In tutti i modi si cerca di accentuare il lato folcloristico e strapaesano delle trasmissioni e quasi la metà delle rubriche è dedicata a temi ed argomenti lontani il più possibile dalla fastidiosa realtà attuale: Di questo giorno 38 Biblioteca Gino Bianco

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