I que la composizione degli investimenti nelle due regioni, prendendo in esame i dati del 1959 (ma la· composizione non è 1nolto cambiata nel corso del decennio). Nel Mezzogiorno quasi il 36 per cento degli investimenti globali è stato effettuato nei settori dell'agricoltura e delle opere pubbliche, due settori nei quali il rapporto capitale-prodotto è notoriamente assai elevato; la percentuale corrispondente per il CentroNord è appena' del 16,4 per cento. Corrispondentemente, il settore dell'industria, dove, come è noto, il rapporto capitale-prodotto è molto più favorevole, ha ricevuto oltre il 30 per cento degli investimenti nel Centro-Nord, e nemmeno il 21 per cento nel Mezzogiorno. Inoltre gli investiinenti agricoli, e ancor più gli investimenti in opere pubbliche, non solo sono investimenti « costosi » appunto per il valore elevato del rapporto capitale-prodotto, ma· altresì sono investimenti « a fecondità differita », in quanto fanno sentire i propri effetti, in termini di reddito, solo a distanza di anni, per cui il rapporto capitale-prodotto, nel periodo cl1e segue immediatamente la loro esecuzione, ne risulta artificialmente accresciuto. Infine, sempre allo scopo di spiegare le ragioni della scaTsa pro- (luttività degli investimenti nel Sud, si deve tenere presente che, come in tutte le economie in espansione, anche nel Mezzogior110 i cc nuovi investimenti » assorbor10 una frazione molto maggiore degli investimenti globali, di quel cl1e non avvenga nelle economie progredite, dove invece il grosso degli investimenti viene effettuato per « ampliamenti » o « miglioramenti ». Ora, è cosa nota, e fa·cilmente intuibile, che il rendimento del capitale investito, in termini di reddito addizionale, è assai 1naggiore quando l'investimento assume la forma tecnica di amplia1nento di opere già esistenti, perchè, almeno in parte, le attrezzature già esistenti possono essere utilizzate senza alcun bisogno di doverle ampliare. Risulta, da calcoli effettuati dagli studiosi della Cassa, che per occupare un lavoratore in più occorron~ circa cinque milioni di capitale, se si tratta di ampliamento, ma ne occorrono più di otto se si tratta di nuovo impianto. Ora, gli investimenti industriali che si sono giovati delle facilita:zioni creditizie predispo.ste per il Mezzogiorno sono consistiti per 1'85 per cento in nuovi impianti e solo per il 15 per cento di ampliamenti. Questo testimonia dello sviluppo delle attività industriali, ma d'altro canto fà sì che i rendimenti al capitale investito siano necessariamente minori, e che minori siano anche i riflessi sull' occt1pazione. 31 · Biblioteca Gino Bianco
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