lenza e mise i11moto la capacità di pressione delle gera·rchie ecclesiastiche e dell'Azione cattolica, che da allora si è sviluppata sempre più 1 • L' episo,dio dell'appello di Fanfani alla base e delle reazioni che suscitò non è stato, a suo tempo, segnalato come meritava dalle cronache politiche e non ancora è considerato importante ai .fini di un esame della situazione. Esso, tuttavia, è altamente indicativo: nello stato n1aggiore del partito si diffuse letteralmente il panico. Erano gli ultimi giorni dell'agosto del '59: da quel momento venne meno perfino il cc fair play » tra gli esponenti democristiani e si consumò definitivamente la rottura tra la sinistra e il resto del partito. In quell'occasione Fanfani fu fortemente sostenuto dal gruppo dei sindacalisti di cc rinnovan1ento », espressione della base operaia settentrionale del partito, che, poi, in molte altre occasioni, s'è rivelato come il 11ucleo più saldo, coerente e alieno da ogni tatticismo trasformista, della D.C .. I sindacalisti sono ora i soli, in pratica, che mantengano viva l'esigenza di un controllo costante. della base sugli esponenti della D.C. e rifiutino la singolare teorizzazione di Piccioni, La sinistra diventa tuttavia sempre più consapevole della 11ecessità di superare questa situa•zione di disagio nella quale non e' è quasi comunicazione tra esponenti e militanti e i rapporti tra la base e il vertice sono mediati no11dalle sezioni del partito e neppure dai q11adri intermedi ma da:lle gerarchie ecclesiastiche, dai Comitati Civici e dall'Azione Cattolica nella misura in cui questi organismi controllano il corpo elettorale. In questa situazione, invece, i dorotei si asserragliano: per essi, il partito conta sempre meno, il gioco di vertice sempre più e la' sola realtà valida è qt1ella del controllo del corpo elettorale. È questo, forse, il dato essenziale che rivela, nelle contingenze attuali, la funzione dei dorotei: cc governare » il corpo elettorale, disciplinarlo, impedire che esso comt1r1ichi con un partito che nonostante tutto, evolve. Nelle more della crisi ultima di governo, s'è visto che tra parlamentari e· partito le distanze si sono rivelate incolmabili e cl1e il partjto ha dovuto piegarsi dinanzi ai parlamentari. È 7 Si è rinunciato, in questa sede, a ricordare le diverse fasi del grande dibattito precongressuale, con1e non si accenna, perchè non strettissimamente pertinenti al1' esame puro del' microcosmo doroteo, al dialogo e alle polemiche col PSI. Non si affronta, perchè lo si ritiene anch'esso elemento non strutturale nei dorotei, il problema dell'apertura a sinistra. Comunque, durante il dibattito precongressuale, si vide che, al tatticismo dei leaders, faceva riscontro, in tutte le correnti, una discreta preparazione dei quadri medi; 1na i militanti, nei loro interventi, rivelarono un generale ed egualmente diffuso squallore di idee e di impegno ideologico. 20 BibliotecaGino Bianco
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