fatti, di coloro che fanno nascere i dorotei dall'improvviso smarrimento provato dinanzi al bivio che la D.C. aveva raggiunto con la guida di Fanfani è un'analisi impressionistica. Si è forse più vicini alla verità quando si dice che la Democrazia cristiana non aveva neppure raggiunto un bivio, s'era· semplicemente accorta, alla Domus Mariae, d' essersi smarrita nel bosco. Alcuni hanno scelto un sentiero, sentieri diversi, e sono andati ciascuno per la propria strada: i dorotei si sono accampati per farsi compagnia a vicenda. Ora, questo non è accaduto per caso. Con Fanfani il massimo della tensione politica, cui mai era l)ervenuta la· Democrazia cristiana, veniva richiesto mentre in Italia come altrove si accentuava il processo di e, spoliticizzazione » delle società che è già teorizzato dagli studiosi francesi, britannici e americani; il massin10 di concretezza nell'azione economica veniva chiesto nella fa·se culminante della recessione economica; il massimo impegno morale veniva reclamato in un periodo di dilagante scetticismo; il massimo dj impegno organizzativo si rendeva necessario, l)er sostenere tanti sforzi, in un momento di crisi organizzativa sotto l'apparente fervore attivistico, quando il partito aveva consumato fino in fondo l'esperienza di una incapacità a collegare sistematicamente, e in maniera autonoma, se stesso al corpo elettorale. Dopo quattro anni di intenso lavoro, dal Congresso di Napoli alle elezioni del '58, l'on. Fanfani non era riuscito a modificare sostanzialmente la realtà di base del partito. Le gerarchie ecclesiastiche, al momento opportuno, avevano imposto tutti i loro t1omini, il meccanismo delle clientele non era stato smantellato, le tendenze trasformistiche vigoreggiavano. f,anfani non era riuscito, ad esempio, neppure ad otte11ere che la direzione provinciale di Bergamo rinunciasse a includere nella lista dei candidati per le elezioni tutti e tre i membri della famiglia Jervolino. La direzio11e di Bergamo passò oltre il veto della direzione centrale. Casi analoghi si verificarono un po' dovunque. Con le elezioni del 58, così, non c'era stato ricambio nel corpo parlamentare del partito, i neoeletti erano soltanto una quarantina e spesso non dovevano il loro accesso al Parlamento a'i favori del segretario. Fanfani era forte perchè aveva, ad esempio, incorporato i coltivatori diretti dell' on. Bonomi, perchè aveva reintegrato nei quadri gli elementi dell'Azione cattolica, perchè, nella sostanza, aveva lasciato credere che il suo r1on sarebbe stato un riformismo, e forse neppure un revisionismo: sarebbe stato appena un « correttismo », contenuto 12 Biblioteca Gino Bianco
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