Nord e Sud - anno VII - n. 5 - giugno 1960

DISCUSSIONI « Fronte Repubblicano» di Adolfo Battaglia La funzione dei « 'liberali » è insostituibile; ma è dubbio che per loro esista ancora un posto nello schieramento politico: sono queste, in definitiva, le contraddittorie conclusioni contenute in ambedue gli articoli con i quali si è iniziato in quest~ rivista il dibattito sulla crisi della sinistra democratica italiana. Nella contradittorietà delle due proposizioni è il dramma di questa forza politica, che tutti stimano ma nessuno vota, che tutti dichiarano necessaria ma nessuno rafforza, che tutti amano ma per cui nessuno si sacrifica. « Non un uomo, non un soldo, non un voto », diceva Salvemini circa quarant'anni fa, facendo il bilanciò di analoghe melanconiche vicende. Le cose non sono cambiate di n1olto, come si vede. Grandi speranze, grandi ambizioni, grandi intuizioni; e quindici anni di déba:cles. Il nostro bilancio, a voler essere onesti, non è diverso da questo. Se poi andiamo a riguardarlo con un minimo d'attenzione, potremo scorgere non solo quanto sia istruttivo ma anche quanto sia grave. Quindici anni or sono, in effetti, le forze « liberali » occupavano un'area· piuttosto vasta dello scl1ieramento politico, e le loro posizioni di potere erano anche più rilevanti. Il Partito Liberale, il Partito Repubblicano, il Partito d'Azione, la Democrazia del Lavoro, per quanto variegati, variamente ispirati, politicamente spesso contra:stanti, racchiudevano uomini che esprimevano, al fondo, un identico interesse di costruzione democratica, uno stesso spirito, uno stesso richiamo alla migliore tradizione politica del paese. Che queste forze fossero state divise nel corso della lotta di liberazione e si trovassero discordi a:lla ripresa immediata della battaglia politica, era più che natt1rale; ma neppure le opposte responsabilità che esse assunsero nella crisi che segnò nel 1945 il punto di svolta della politica ita·liana, la crisi del Gabinetto Parri, 7 . · Biblioteca Gino Bianco

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