Nord e Sud - anno VII - n. 5 - giugno 1960

GIORNALE A PIÙ ·VOCI Gedda e Pacciardi Non c'è dubbio che, quando avessero la sensazione che in Italia non si profilano altre soluzioni politicl1e e civili all'infuori di quelle proposte da Gedda, moltissimi elettori non troverebbero più le ragioni che hanno finora trovato per non votare Togliatti. Questo non è un argomento dettato da spirito anticlericale: noi ne siamo immuni, i nostri lettori lo sanno, e non abbiamo mai solidarizzato con le manifestazioni di anticlericalismo che si ebbero un paio di anni or sono e che pure trovavano una loro ragione alquanto fondata negli eccessi di clericalismo che caratterizzarono gli ultimi anni del Pontificato di Pio XII. Tra i laici siamo considerati anzi come coloro che si preoccupano anchè troppo dello cc storico steccato ». Ma c'è modo e modo di preoccuparsene: e oggi il saggio ammonimento di De Gasperi sembra del tutto dimenticato dai vescovi come Nicodemo, dai dirigenti dell'Azione cattolica come Gedda e, quel che più stupisce, da quelli della Democrazia cristiana come Cui. Del resto, chiunque legga anche un solo esemplare del « Quotidiano », e chiunqt1e osservi anche solo episodicamente il multiforme attivismo dei Comitati civici nelle province italiane, può rendersi conto di qt1anto grave sia il fatto cl1e gli ambienti responsabili del cattolicesimo si lascino rappresentare, sia pure non esclusivamente e non ufficialmente, da elementi irresponsabili come Gedda e i suoi consorti. Forse questa irresponsabilità deve addebitarsi a ignoranza, forse a cinismo, forse a pura follia: è certo comunque che, se non vogliono regalare l'Italia al PCI, le gerarchie ecclesiastiche - e indirettamente anche i managers dei grandi gruppi di pressione e i diplomatici dei paesi atlantici - devono oramai porsi senza ulteriori indugi il problema di mettere gli oltranzisti in condizioni di non nuocere. E guai se esse non si rendessero conto di questa necessità! Altro che i cc punti fermi » dell' cc Osservatore romano », a proposito dei quali non c'è da aggiungere nè un rigo nè una parola a quando è stato assai ben detto dalla direzione del PSDII Anche in questo senso, purtroppo, pesanti responsabilità ricadono su quei « dorotei » che - preoccupati soltanto dei problemi di potere, visti peraltro a distanza troppo ravvicinata - sono sembrati negli ultimi tempi assai più impegnati a sbarrare la strada a Fanfani che non preoc61 Biblioteca Gino Bianco

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