Un intervento delle missioni evangeliche - egli continua - difficilmente sarebbe permesso dalla Chiesa; considerazione che generalmente ci riporta su di un piano di concrtezza, anche se in precedenza, esaminando le forze presenti in Italia, e capaci di un contributo innovativo, l'A. aveva additato nella Chiesa e nella grande industria i possibili protagonisti di uno sviluppo meridionale. Il che, per chi sostiene, e a ragione, la limitazione delle nascite e la tolleranza, anzi l'incoraggiamento, per le missioni protestanti, è perlo1neno una prova di ingenuità o di scarsa conoscenza della situazione politica italiana e cattolica. Come certamente ingenua, e tale da scuotere le spoglie mortali di Dorso, la proposta di n1antenere, anzi di accrescere il potere discrezionale dei prefetti; i quali poi, dovrebbero assumersi il compito di incoraggiare e svilupare le iniziative locali, divenendo in tal modo i più qualificati assertori delle autonomie locali, moderatori e responsabili massimi della vita morale e civile del nostro paese! In realtà, l'opera di Banfield se pure ha il merito di aver proposto all'attenzione dei critici un problema - quello dell'«amoral familism» - che noi riteniamo di capitale importanza per ogni possibile azione volta alla reale emancipazione del contadino e ad un più agile e moderno riordinamento di tutta la società italiana; se pure può tenersi tra quelle più attente ed oneste della moderna sociologia interessata alla realtà dei nostri paesi, rivela limiti gravissimi: il rigorismo calvinista, la disabitudine allo storicismo e, spesso, la supina e meccanicistica accettazione degli scl1emi positivistici finiscono per dare a questo libro, e soprattutto alla sua conclusione, un che di freddo e di artificioso, una esaltazione e, assieme, una disperazione moralistica che lascia indifferente chi vive e opera quotidianamente nella realtà del Mezzogiorno, di tutto il Mezzogiorno. Ed è s11perfluo sottolineare com•e posizioni siffatte possano destare pericolose apprensio11i, scetticismo e disinteresse nel mondo anglo-sassone, ancora fermo in g'ran parte al Cristo di Levi, il quale, dopotutto, pur nella confusione delle sue soluzioni politiche, non escludeva un fondamentale ottimismo sulle disposizioni dei contadini e sulla loro capacità ad inserirsi nella storia e nella moderna civiltà. Dal saggio di Banfield, invece, è assai facile giungere a conclusioni diametralmente opposte, e con quali conseguenze è inutile dirlo. Oggi è necessario assumere una posizione decisamente critica di fronte alla concezione che si va affermando della famiglia e dei rap .. porti tra questa, l'individuo e la società. 59 Bibliote·ca Gino Bianco
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