Nord e Sud - anno VII - n. 5 - giugno 1960

« La possibilità di un rinnovamento pianificato è condizionata alla presenza di un gruppo ''esterno'' che abbia la volontà e l'attitudine a realizzarlo » 74 ; proposizione che ormai raccoglie l'unanimità dei consensi, anche se la funzione che ciascuno assegna a quest o gruppo differisce sensibilmente, a seconda delle diverse posizion i polit~che e ideologicl1e. Molto difficile - continua Banfìeld - che un intervento pianificato possa cambiare in breve tempo la psicologia di un paese; inutile pensare ad un cambiamento economico, che, causa le condizioni geografiche del borgo, difficilmente potrebbe assumere un'importanza tale da capovolgere la situazione. Il cc familism » potrebbe essere una solida leva per indurre all'azione i membri della comunità , sempre che riuscisse a modificarsi e ad assumere un aspetto più « illuminato », atteggiandosi magari ad una sorta di egoismo, tale da discernere, in funzione del proprio interesse, le cose alle quali rinuncia re pur di accrescere il livello di vita generale e futuro. Ma, come giun gere a questo primo essenziale risultato? Al pianificatore, continua Ban fìeld, si apre la scelta tra due vie: eliminare le condizioni economic he del sottosviluppo, oppure agire direttamente sugli individui attrav erso un'opera educativa e di persuasione psicologica. Entrambe queste strade - egli conclude - presentano una serie di ostacoli tali da rend erle impraticabili, almeno ai fini di un'azione che dia immediati e sensibili risultati. A questo punto riteniamo che divenga molto difficile seg uire l'A., accettandone le conclusioni; se la diagnosi del male, nei l imiti del fatto sociale rappresentato dall'A., incontrava tutta la nostra approvazione, 11011 altrettanto può dirsi per questo suo pessimismo totale su lle possibilità terapeutiche di un intervento meridionalista. In primo luogo la sua inchiesta si muove su di un terre no particolare, parte da una realtà che ormai non può più consid erarsi rappresentativa di tutto il Mezzogiorno. cc Montegrano » è uno dei paesi più arretrati e miserabili della montagna lucana~ Privo di comunicazioni e in una posizione geografica che - come riconosce lo s tesso A. 75 - rende pressochè impossibile il potenziamento e l'introduzio ne di attività agricole e industriali; la proprietà fondiaria frammentata sino ad assumere aspetti paradossali, la mancanza di acqua e la gra nde difficoltà di un sufficiente approvvigionamento idrico, la povertà di un terreno ormai sterile o scarsamente produttivo, tutti questi fattori fanno della 74 o ·t 164 p. Cl ., pag. . 75 Op ·t 165 . Cl ., pag. . 55 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==