rinunciando così a identificare singole e caratteristiche situazioni con-- crete entro limiti di spazio e di tempo. 2. Contrapporre alla civiltà moderna il mito di questo mondo contadino e giustificare la diversità irriducibile con l'antitesi tra civiltà esistenziali pratiche e civiltà essenziali teoretiche. Antitesi radicale e assoluta, in quanto si esclude che una di queste due civiltà possa comprendere, sia pure in misura esigua, i cc valori » propri dell'altra. 3. Negare la presenza di valori teoretici ed etici nelle società moderne, accentuando sino al parossismo la polemica decadente dell'anti1nodemismo. 4. Riproporre, sia pure in una cornice pseudo-scientifica, l' entusiasmo di certo romanticismo per un medioevo feudale e cattolico: indirizzo storiografico che dovrebbe servire a giustificare e insieme a caratterizzare quel << mondo culturale unitario » di cui sopra. 5. Sopravalutare gli effetti della penetrazione cattolica nel mondo contadino, fondandosi sull'equivoco cosciente tra religione e forme esteriori di religiosità. 6. Indiscriminata accettazione di tutto quanto sussiste della tradizione contadina meridionale, senza discernere quanto in essa vi possa essere di a11acronistico, di superato, di essenzialmente contrario all' effettiva emancipazione delle masse rurali. Porsi oggi il problema delle cc forme», di una cc risposta» da dare ai contadini meridionali, alla loro cc civiltà » in crisi, significa anzitutto riconoscere che questo mondo, questa realtà sono in movimento; e movimento, vuoi spo11taneo, vuoi causato dall'esterno, vuoi infine partecipe di entrambi questi aspetti, significa .sempre distacco e superamento. Oggi sono proprio i contadini a rifit1tare i modi di t1na vita che a loro stessi appare ogni giorno più asst1rda, dura, miserabile e inutile. Le tesi del meridio11alismo liberale, l' cc illuminismo » esecrato dai bagettiani~ partono da presupposti la cui realtà trova conferma non nei funambolismi intellettuaìistici e nelle acrobazie estetizzanti, ma nella sitt1azione delle nostre campagne: la miseria contadina e la necessità di aggredirne le ragioni. Il realismo politico di questa posizione è confermato dalla sua piena identificazione con le aspirazioni e le esigenze delle masse contadine appena più coscienti. Oggi quello che importa soprattutto è la radicale modificazione del sistema economico : una serie di riforme intese a mutare totalmente la distribuzione e lo 49 Biblioteca Gino Bianco
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