Nord e Sud - anno VII - n. 5 - giugno 1960

I • i propri modelli e i propri valori, e quindi disconosce modelli e valori delle altre civiltà »; che anche per lui « lo storicismo, la disabitudine della civiltà moderna all'uso della verità e del concetto filoso.fìco, il disconoscimento di una morale universale, dei postulati dell'ordine naturale » fanno commettere il cc gravissimo errore » di giudicare arretrata una società in base alla sola carenza dei valori storici a prescindere se contenga o no cc valori universali » 63 • Non diversamente il Santomauro, pronto a denunciare il « caratteristico atteggiamento illu1ninistico, così diffuso nel nostro tempo, che porta ad assolutizzare il punto di vista ,della nostra cultt1ra, a misconoscere il valore e la peculiarità di altre formazioni ct1lturali, a presumere di risolvere violentemente, entro la nostra prospettiva culturale, tt1tte le altre, ritent1te inferiori e barbariche, ad accettare impostazioni, programmazioni, iniziative pratiche essenzialmente compressive e traumatiche, che. escludono ogni possibilità di com1Jrensione, di lievitazione, di recupero e di integrazione >> 64 • Le conseguenze di questo atteggiamento, che l'A. ritiene frutto di uno cc storicismo decadente » (sic!), sarebbero cc il disinteresse per tutto ciò che è caratteristico della civiltà co11tadina, ritent1ta inattuale ... del processo unitario della ct1ltura, e la convinzione pratica che chi opera nel mondo contadino non possa che considerarsi « portatore di civiltà ». Il. magico cerchio di questi strabilianti teorici può dirsi veramente saldato. Ancora una volta la conclusione sta nel p·roporre il St1d arretrato come modello etico di ogni bene ordinata società, i st1oi cc abiti teorici » come le garanzie più sicure di un altrettanto sicurò cc ordine civile ». Giunti a qu~sto punto è possibile sintetizzare in sei proposizioni fondamentali gli errori comuni a tutti i sostenitori di qt1este tesi: I. Tendenza a destoricizzare la realtà meridionale e, come conseguenza, a postulare la presenza di t1n mondo culturale unitario 65 , 63 Vedi anch~ SANTOMAURO, op. cit., pag. 6: « ... solo il superamento di questo ' presupposto ' atteggiamento culturale che, oltre tutto, è antistorico e occludente, potrà schiudere la via ad una autentica opera educativa ... che assecondi la tensione cli sviluppo verso l'elaborazione di una nuova cultura, che superi la crisi e i limiti della nostra attuale cultura e la persistente frattura tra · il mondo della campagna e quello della città ... ». 64 Op. e loc. cit. 65 Cfr. in questo senso le osservazioni di Gramsci commentate da V. SANTOLI, Tre osservazioni su Gramsci e il folclore, in « Società ,,, 1951, n. 3. 48 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==