Nord e Sud - anno VII - n. 5 - giugno 1960

tiva, e che sembra legittimare il sospetto di un vero e proprio rilancio su vasta scala di quella che assai ingenuamente un critico marxista ha definito cc una posizione cattolica autonoma in contrasto con gli indirizzi ufficiali » 6 1 • La perdita dei motivi umani propri dell'econo1nia naturale - osserva il nostro A. - ha fatto sì che i sistemi moderni necessariamente si sono trovati a dovere alterare e svalutare proprio le verità che essi stessi avevano portato, cc soffocare il loro contenuto umano e ... inserirle in un contesto sempre più astratto e meccanico di leggi e calcoli finanziari, ove il rapporto tra l'uomo e la vita economica si è totalmente inaridito ». Questi i motivi per i quali i contadini vedrebbero, nei sistemi moderni, l'elemento negatore dell'umanità, l'esaltazione della macchina, la presenza di un cc freddo e silenzioso ricatto » : rinunciare alla tradizione o continuare a vivere nella miseria. Ricatto inevitabile cc finchè ci si pone l'obiettivo di sviluppare una società arretrata ... secondo il modello della società moderna »; mentre, invece, tutto sarebbe più semplice se si partisse dalla società arretrata sforzandosi di trovare le forme moderne che permettano si di introdurre i valori economici moderni, ma senza distruggere i « valori tradizionali » 62 • · Le civiltà moderne esclusivamente dinamiche ed cc esistenziali » si opporrebbero alla civiltà contadina « essenziale » ed arretrata. L'umanità perciò resterebbe come divisa in due tronconi, ai quali corrisponderebbero, rigorosamente, due modi di essere, entrambi parziali e totalmente diversi l'uno dall'altro; è per questo che ogni soluzione ispi- • rata ai criteri e alle valutazioni della società moderna è destinata al fallimento, in quanto propone modelli parziari di sviluppo; soluzione illusoria, perchè poco atta a cc sviluppare dall'interno la civiltà contadina », nata nel quadro di una società sostanzialmente diversa, incapace di riconoscere i « valori » del mondo rurale. Troppo chiari i riferimenti a Baget, perèhè vi si debba insistere. Inutile dire come anche per Lacalamita la civiltà moderna « assolutizza 61 P. VALENZA, in « Cronache Meridionali», anno VI, n. 9 (sett. 1959); cfr. anche N. SANSONE, La società meridionale è una « civiltà contadina » ( « Unità », 19 sett.); tra l'altro il Sansone osserva come, tra i meridionalisti, vi sia assenza di nomi cattolici; ma non sarà certo quello del Lacalamita, o di Fé d'Ostiani, se si preferisce, a colmare la deprecata lacuna. · 62 « Non ci sono 'valori' di una civiltà del Mezzogiorno d'Italia più o meno primitiva, più o meno inconta1ninata, che valga la pena di contrapporre ai valori della civiltà dell'Occidente di Europa » (COMPAGNAo,p. cit., pag. 24). 47 Biblioteca Gino Bianco

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