Nord e Sud - anno VII - n. 5 - giugno 1960

l'economia di consumo meridio11ale, onde riuscire a trasformare .dal1' interno quel mondo, facendolo più adulto e sempre più umano, anche nella vita economica»; mancando tutto questo - conclude il Nostro - « i nuovi sistemi non potevano presentarsi che come rottura ed antitesi rispetto alla tradizione ». Se le strutture economiche sono ormai inadeguate ed anacronistiche, anche il sistema sociale denuncia i suoi limiti, giacchè proprio a causa della sua struttura « familiare » la civiltà contadina è incapace di liberare sistematicamente le energie e di sviluppare le doti individuali di iniziativa e di creatvità: « ... ogni innovazione deve essere condivisa dall'intera famiglia e poi anche dall'intera comunità di famiglie. Perciò può realizzarsi soltanto con un ritmo molto lento. È una civiltà che permette solo la crescita della comunità e impedisce quella dell'individuo. Perciò il suo ritmo di evoluzione storica è così lento da sembrare statico, perciò ancora la sua capacità di resistenza a iniziative esterne è enorme ... ». Ancora: una siffatta società, fondata esclusivamente sul nucleo familiare rende estremamente difficili i rapporti diretti tra individui: « i rapporti personali si arrestano alla soglia della vita individuale e privata, che è rudimentale, e non viene affatto sollecitata da quei rapporti», i quali rimangono esteriori e quasi formali, cc rappresentativi di giudizi, di inclinazioni e di comportamenti che .non nascono dall'individuo, ma dalla famiglia » 42 • . In questo quadro dovrebbero spiegarsi una serie di comportamenti altrimenti incomprensibili: la superficialità delle amicizie, la genericità dei legami sentimentali, le passioni esasperate, i litigi, la facile suggestionabilità. Ed è proprio in questa incapacità a creare legami personali che deve cercarsi cc la radice lontana di quella diffidenza e sospettosità che emerge così negativamente nella crisi della società contadina ». E anche la religiosità panica cc che si nutre di stupore, di mistero, di tradizioni, di riti, nei quali si trovano giustapposti e mescolati i11siememotivi pagani e cristiani », è tale soltanto di nome, priva com'è di effettiva consapevolezza; essa potrebbe meglio definirsi come osserva il Santomauro 43 , cc un naturale e diffuso sentimento religioso ... una tradizione religiosa che trovano concrete testimonianze esterne in pratiche individuali e 42 Op. cit., pag. 63. 43 Op. cit., pag. 62. Bibliote.ca Gino Bianco 37

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