Nord e Sud - anno VII - n. 5 - giugno 1960

tanti problemi· posti dalle esigenze di rinnovamento, dell'industrializzazione, dello sviluppo meridionale 30 ; ma, allo stato attuale, lo ripetiamo, non vi è altra via. E questo non per un atto di sfiducia o per disamore delle masse contadine, ma proprio perchè bisogna riconoscere, se di queste masse vogliamo affrettare la completa ed effettiva emancipazione, che esse potranno iniziarsi alla vita politica soltanto quando sarà completato quel processo educativo, che oggi, per certe zone e in determinate con•dizioni di fatto, può dirsi appena iniziato: cc Il riformismo dall'alto - osserva Francesco Compagna - è la sola strada fino a quando non ne sarà aperta t1n'altra, da operosi sindacalisti, cooperatori, insegnanti, tecnici capaci di rinverdire qt1aggiù le tradizioni delle '' barbe socialiste " padane » 31 • Ora, a parte certe riserve sul piano ideologico, il Movimento Comunitario, mentre affermava la necessità di un'autonomia contadina, non si nascondeva la difficoltà di impiantare un'azione concreta, e immediata, fondandosi esclusivamente sugli elementi autoctoni. Come era avvenuto nel Canavese 32 , anche per il Mezzogiorno cc Comunità» po11eva come prima esigenza quella di un intervento dall'alto, capace di organizzare i centri e quindi dirigerli sino a che questi, palestre di democrazia e di autogaverno, non esprimessero nuovi qt1adri 33 • La vicenda lucana del Movimento ha dimostrato co1ne l'esperimento fosse ancora prematuro, e le condizioni generali, il livello di vita, la formazione culturale, rendessero pressochè nullo un intervento che suppone pur sempre un minimo di adesione e di comprensione. Bisogna soltanto augurarsi cl1e il riformismo riesca nel più breve tempo possibile a trasformare radicalmente i dati economici di questa situazione, permettendo così al contadino meridionale di raggiungere condizioni di vita migliori e quindi una più matura coscienza dei suoi problemi e dell~ sue necessità; sarà allora che con il ricorso alle mutue, alle cooperative di produzione e di consumo, la popolazionè delle campagne riuscirà a raggiungere quell'autonomia su cui tanto si insiste senza decidersi a dire t1na buona volta in che cosa essa consiste e quali siano le forme ed i mezzi concreti della sua realizzazione. 3° COMPAGNA, Mezzogiorno di Europa, pag. 30. 31 Ibidem. 32 Cfr. « Documenti », n. 12, Comunità nel Canavese, a cura di A. MEisTER. Centro di Sociologia della Cooperazione, Ivrea, 1958. 33 Vedi le nostre osservazioni in « Nord_ e Sud » (Comunità e Centri sociali), n. 47 (1958), pag. 101 e segg. 33 .. · B"blio eca Gino Bianco

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