Nord e Sud - anno VII - n. 5 - giugno 1960

venti disintegratori e Ia convinzione che la società contadina meridionale sia capace di self-gouvernment, si ritrovano in autori tra i meno disposti all'utopia o alle mitologie. Così è per Riccardo Musatti, che ne La via del Sud 22 ripropone le tesi dell'autonomia nel quadro delle soluzioni politiche comunitarie. Anche per Musatti, come per Levi e per taluni sociologi stranieri, quel che cc incanta e spaventa nel Mezzogiorno d'Italia, è il carico di storia e di ancestrale sapienza che grava su ogni manifestazione umana, anche su quelle formalmente più misere e primitive, regolandone il corso »; anche per lui cc una sedimentazione psicologica plt1rimillenaria ha dato a queste forme di vita una loro ragion d'essere e un loro equilibrio giustificati e stabili, che, forse, pur con tt1tti i loro aspetti indubbiamente negativi, sarebbe pericoloso condannare e distrt1ggere, senza averli prima penetrati » 23 • Perciò - egli sostiene - t1n qualsiasi intervento che voglia veramente dimostrarsi fecondo_, deve tener conto di questa realtà, ·deve operare senza incidere su di essa in maniera tale da frantt1n1arla e disperderla, mutarla 1Jrofondamente nella sua antica fisionomia. La società contadina - continua l'A. - ha sempre espresso in maniera più o meno cosciente questa sua aspirazione all'autonomia, alla libertà e alla giustizia sociale : brigantaggio e sa11efdismo, ribellioni incendi .e occupazioni di terre sono le manifestazioni più clamorose di un mondo compresso, di rivendicazioni di sempre, di odio nato da un profondo e lacerante senso di giustizia. Interpreti e testimonianze di tutto questo sarebbero quelle figure di contadini che per un verso o per l'altro si sono elevati, anche di poco, dall'uniformità delle plebi, per svolgere una funzione di guida, di aiuto, di comando e di direzione; di costoro, dei « sindaci », il Mezzogiorno sarebbe pieno: cc Erano sindaci i capibriganti promotori e interpreti della rabbia contadina, che si esprimeva in quell'anarchica ribellione antistatale'I ultimo e più organizzato episodio delle malnate jacqueries antifeudali. Era sindaco il Monaco Bianco, primo organizzatore delle leghe materane, sindacalista e riformatore religioso, mezzo apostolo e mezzo ma22 Cfr. retro nt. 1. 23 Op. cit., pag. 11. Riferisce l'opinione di un sociologo ·americano non altrimenti identificato. Diversamente BANFIELD: « In talune zone sottosviluppate, un miglioramento delle condizioni economiche può verificarsi solo se si neutralizzeranno quegli ostacoli costituiti dal costume e dalla tradizione, fattori, codesti, che impediscono all'individuo di agire razionalmente nel suo interesse », op. cit., pag. 166. 30 Biblioteca Gino Bianco

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