zazione" come cultura e come metodo di azione, dei quadri intellettuali e politici. .. Ne viene che l'unico punto in cui la tradizione antica ed i valori umani e civili che essa ha generato possono essere autenticame11te conservati a prezzo della stasi totale, è quello dei contadini » 19 • Anche per il Baget, quindi, l'aute11tica « società meridionale » finiva per identificarsi con il mondo contadino, mentre gli elementi non contadini, « settentrjonalizzati » e corrotti, ne restavano al di fuori, trascinati dalla storia e in balia del progresso. Eg11ale nel tempo, hortus conclusus pronto a far 11ascere le rose dell'invenzione poetica e la malerba della speculazione opportunistica, questa mirabile « preesistenza ambientale » si offre allo sguardo rapito dell'etnologo, del folclorista e di ognuno che in preda ad esaltazione letteraria o a ben calcolate rivalutazioni pseudoromantiche, soltanto nel passato, ii1 un certo passato, riconosce la perfezione, il modello, lo scopo da raggiungere 20 • Le ore che per Levi mai erano trascorse su_quel mondo primitivo, per Baget, invece, si sono fermate d'un tratto, all'eco dei colpi battuti alla porta della chiesa di Wittemberga; ora questi nostri pa·es~ gli si presentano co1ne il limpido ghiaccio che racchit1de, i11tatto, un corpo mirabile, un cadavere; e nea11che « squisito », come qnAllo della civiltà terrigena ed immemoriale inventata da Carlo Levi. In realta, anche qt1ella del Cristo è una pros1Jettiva che il suo autore sembra aver s11perato in 11na visione più decisamente cc politica », ma ancora legata all'equivoco di u11a « civiltà », o di un cc mo11do », capace di evolversi in virtù di 1111as11adialettica interna, e che accetta l'intervento dell'esterno soltanto come 11na sorta di amorosa operazione maieutica intesa a far nascere alla storia quei famosi cc valori », sociali 19 BAGET,art. cit. 20 E vedi da ultimo, con buone osservazioni, sia pure in nna prospettiva generale arbitraria e inaccettabile, le considerazioni di E. ZOLLA (Ecclissi dell'intellettuale, Bompiani, 1959, pag. 68), sull'equivoco più o meno cosciente delle regressioni storiche, come reazione alla civiltà delle macchine: cc ... il letterato restauratore - egli osserva _,j ha una fisionomia nitida ... chiede lo spirito comunitario e nazionale e non sa ravvisare nelle lotte per il predominio delle guerre e delle contese diplomatiche; ...ritorna alle religioni avite ma non capisce che la religiosità non può essere una scelta estetica; disegna di ripristinare la schiettezza degli istinti assopiti nella civiltà meccanica e non di mascherarsi stolidamente in costumi teatrali da dramma storico ... parla di crisi dei valo1i e immagina che i valori siano una sorta di repertorio di frasi sonanti che garantiscono dal pensiero e dall'analisi della storia». 28 BibliotecaGino Bianco
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