Nord e Sud - anno VII - n. 5 - giugno 1960

11n equivoco letterario, da schemi ideologici di natura spiccatamente romantica e, in definitiva, pericolosamente reazionari. Sia pur brevemente, mette conto richiamare i termini di t1na polemica, che sorta in occasione del Premio Viareggio attribuito alla memoria di Rocco Scotellaro (1954), ha avt1to momenti di singolare vivacità, suscitando interessi che trascendevano l'opera del giovane poeta lucano, per toccare la più ampia sfera dei prest1pposti ideologici dell'intervento meridionalistico, e dei rapporti tra civiltà urbana e mondo contadino. Oggi questa polemica pl1Òdirsi ridotta alle forme di un ostinato monologo, che tuttavia ancora si trascina, nonostante il dissenso e l'opposizione più volte manifestata da quei settori della cultura meric1io11alisticalegati ad una visione storicistica e ad t1n metodo di lavoro alieno da ogni concessione estetizzante o vagamente sentimentale 5 • « Il rinnovamento d'Italia co1nincia dai contadini del Sud )): così Gianni Baget 6 , sin dal titolo del suo saggio, affermava anni or sono una decisa, ·dichiarata posizione romantica, palese esasperazione dei pres11pposti politico-culturali che caratterizzarono il gruppo di « Terza generazione ». L' cc assimilazione » del Sud al Nord, l'adeguamento dei contadini meridionali alle forme, alle cor1cezioni e ai modi di vita della civiltà moderna, 11rbana e ind11striale; questa tesi « esplicitamente formulata dall'illuminismo, e cl1e lo storicismo ha semplicemente incluso nella propria visione dello sviluppo storico: cioè che la civiltà moderna sia la civiltà t1mana t1niversale, cl1e i suoi istitt1ti siano espressione di una superiore razio11alità e cl1e quindi l'umanità no11 moderna sia 11ecessariamente ordinata a riceyerli e ad in1itarli » 7 , questa tesi - si domandava il Baget - sino a che punto p11ò reggere alla critica, dimostrarsi valida e, soprattt1tto, vera? Conoscendo la tendenza della rivista, la sua ricerca di· una « vocazione nazionale », la risposta poteva considerarsi scontata. D'altra parte, prima ancora che il caso Scotellaro richiamasse, e in maniera· clamorosa, l'attenzione della cultura italiana, non tanto stilla questione contadina, quanto sulle interpretazioni che se ne continuavano a proporre nonostante la conft1tazione, stil piano politico, delle 5 Cfr. l'E<litoriale di « Nord e Sud », anno I, n. 1. Vedi anche di V. DE CAPRARI.1s, Orgosolo tra marxismo e mitologia, in «Nord e Sud», anno I, n. 3, pp. 11 ss. 6 In cc Terza Generazione », n. 10, luglio 1954. Per un'attenta confutazione di questa tesi da parte marxista, vedi ALICATA, Il meridionalismo -non si è fermato ad Eboli, in « Cronache Meridionali », n. 9, sett. 1954. 7 BAGET,art. cit. 20 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==