Nord e Sud - anno VII - n. 5 - giugno 1960

tr~ repubblicani e radicali. Ma voler mantenere unite, a tutti i costi, forze che non hanno niente a che fare tra loro, come l'ala destra e l'ala sinistra del PRI e i radicali, non è soltanto irragionevole: otterrà pure il bellissimo risultato, dopo quello di aver fatto morire i radicali in braccio ai socialisti, di far morire rapidamente a11che i repubblicani privati dei radicali: di farli morire soli, detestati e impotenti. D'altronde, proprio requivocità della loro situazione interna ha portato i repubblicani a non approfondire la strategia politica della sinistr~ democratica. In altri termini, il PRI non si è ancora posto in maniera sufficientemente esplicita e matura il problema dell'alleanza di fronte repubblicano, cioè dell'alleanza con i socialdemocratici. e socialisti, oltre che naturalmente con i radicali. Abbiamo, sì, ancora nelle orecchie il grido che all'indomani dei risultati del 25 maggio uscì dalla bocca di quasi tutti coloro che nel PRI avevano partecipato alla battaglia elettorale: « mai più elezioni da soli ». Ma, appunto, è rimasto un grido, un'impressione, più che un convincimento ragionato; cui corrisponde soltanto il mediocre calcolo elettoralistico di chi si preoccupa del raggiungi- . mento del « quorum » per l'utilizzazione nazionale dei ·resti. Che il fronte repubblicano non sia soltanto una formula elettorale ma tino schieramento vitale per la' democrazia italiana sembra sfuggire a molti. Che esso rappresenti l'unica co11creta e coerente indicazione politica, l'unica essenziale qualificazione, l'unica via di sviluppo delle forze « liberali » non sembra argome11to tra i più accetti alla' maggioranza dei repubblicani. E la verità è che pesano in questo atteggiamento non soltanto vecchie e rispettabili prevenzioni, quanto preoccupazioni tattiche interne dovute alla presenza di un'ala che si proclama mazziniana e pura mentre è sempre più moderata e conservatrice. ) · In realtà, una politica di fronte repubblicano, articolat~ su una posizione « liberale » radical-repubblica-na e su una posizione « socialista » PSI-PSDI, è oggi lo strumento ·per risolvere i maggiori problemi della nostra vita politica:: per superare il dissidio tra socialdemocratici e socialisti, per. eliminare· il dramma· della presenz3:_s.ullo stesio campo dei socialisti riformisti e della sinistra -~democratica, per consolidare il PSI sull'attuale posizione di costruzione democratica, per aggredire le .. posizioni comuniste su un piano di forza elettorale di concretezza politica e di mobilitazione popolare e intellettuale, per portare alle sue ultime e Ioiiche conseguenze la politica di centro-sinistra; per consen15 Biblioteca Gino Bianco

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