CRONACA LIBRARIA Geografia e Sociologia MEYNIER - In Italia è ancora assai diffusa una vecchia concezione della geogr.afia: tutta descrittiva di « realtà est·erne e di fattezze che colpiscono soprattutto la vista», per dirla con Lucio Gambi, che di tale concezione è strenuo avversario. Nello stesso tempo si direbbe che la geografia è da noi il campo trincerato nel quale ha trovato riparo tutto quello che è rimasto delle schiere positivistiche sgominate dall'offensiva idealistica dei primi anni del secolo: per cui tutti i rapporti che corrono tra fattori naturali da un lato, paesaggi e strutture agrarie - e magari perfino urbane - dall'altro lato, sono interpretati semplicisticamente alla maniera dei vecchi naturalisti come rapporti tra cause ed effetti. In Italia, cioè, se in un momento di aberrazione vi capitasse di affermare che cc causa » di un certo assetto del paesaggio agrario è soltanto la natura del suolo, un geologo come Ippolito vi riderebbe dietro; ma temiamo che vi sia ancora qualche geografo che vi prenderebbe sul serio e che comunque vi condannerebbe severam,ente ove voi affermaste invece, a lume di buon senso, oltre che di esperienza culturale complessiva, che a spiegare l'evoluzione di questo o quel paesaggio agrario non interviene affatto, o interviene soltanto in minima parte, la natura del suolo, mentre vi concorrono in vario modo, nel tempo e nello spazio, numerosi altri fattori, di ordine sociale o giuridico, tecnico o economico, religioso o civile, etnico o politico. Ora, lo svelto studio di André Meynier che_ qui si vuole segnalare (Les paysages agraires, Paris, collection Arman,d Colin, in 16°, 200 pp.) è veramente consigliabile per chi volesse farsi rapidamente una idea non solo di come i geografi francesi, - a differenza di quelli italiani, si sono allontanati da ogni concezione meramente descrittiva della geografia, ma anche degli argomenti con cui essi, i geografi francesi, vanno confutando le interpretazioni deterministiche dei problemi geografici. Ed è consigliabile altresì per chi volesse misurare l'interesse - anche per gli studiosi di altre discipline, storia, economia, ecologia, sociologia ecc. - che meritatamente accompagna certe opere pubbli- . · ~te dai geografi francesi: un interesse che non può, pur,troppo, non essere confrontato con l'indifferenza che circon,da le opere di quei geografi nostrani che sono ancora condizionati da pregiudizi positivistici e permeati da una mentalità naturalistica. A giudicare poi dai rapporti fra storiografia e geografia 115 Biblioteca Gino Bianco
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