Nord e Sud - anno VII - n. 5 - giugno 1960

.. ... politica italiana. Più recentemente, poi, le tesi gramsciane sono state sottoposte a un rigoroso esame da parte di Rosario Romeo, nell'ambito di una rassegna generale - e di t1n bilancio, potremmo dire, - di quel che la storiografia marxista ha prodotto in Italia, dopo il 1945. Romeo ha discusso, come sapete, le tesi di Gramsci proprio dal punto di vista del significato che il Risorgimento e il post-Risorgimento hanno avuto ai fini dello sviluppo capitalistico e quindi dello sviluppo di una civiltà moderna in Italia. In tal modo l'Italia liberale, da imputata che era nel processo intentato al Risorgimento e al post-Risorgimento dagli storici marxisti, esce ancora una volta assolta, così come assolta era uscita dagli altri processi intentati contro di essa da Oriani in poi. E non solo assolta, ma anzi arricchita di significato: perchè dagli studi di Romeo risulta che la deplorata compressione dei ceti rurali durante i primi decenni dell'Unità e lo stesso rapporto fra Nord e Sud {tradizionale capo d,accusa contro l'Italia liberale) determinatosi proprio in quei decenni sono stati il costo, doloroso ma inevitabile, che il paese ha dovuto pagare per dare a se stesso la disponibilità di una consistente accumulazione capitalistica e perciò le condizioni prime per varcare la soglia della civiltà industriale. A questo punto semplicisticamente lo Scarfoglio di turno potrebbe osservare che dunque è vero: l'Italia moderna è stata fatta a spese del Mezzogiorno. E con maggiore finezza lo storico marxista potrebbe osservare la stessa cosa e aggiungere che Gramsci aveva ragione almeno in questo: la soluzione del Risorgimento è stata una soluzione classista che ha ribadito il servaggio dei ceti rurali in tutto il paese. Ci sia consentito però, di replicare con Romeo. che cc accanto e al disopra di tutto questo è giocoforza ricordare che, proprio in virtù del sacrificio imposto per tanti decenni alla campagna e al Mezzogiorno, un paese povero di territorio e di risorse naturali e sottoposto ad una fortissima pressione demografica come l'Italia è riuscito, · unico tra quelli dell'area mediterranea, a creare un grande apparato industriale e una civiltà urbana sviluppata, che in gran parte del paese ha diffuso più civili e indipendenti rapporti tra gli uomini e tra le classi, una più moderna concezione della vita, una più larga partecipazione degli italiani · ai beni materiali e morali del mondo moderno: perchè è chiaro che quando si discorre dello svilt1ppo del capitalismo in Italia non è solo un aspetto della nostra storia che viene preso in considerazione, ma lo sforzo fondamentale tra quelli che gli italiani hanno compiuto per 105 Bibliot · ca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==