Nord e Sud - anno VII - n. 5 - giugno 1960

\èntèmente -corso fra certi ambienti politici e giornalistici di estrema destra: i consorti di Lauro, per esempio, e gli epigoni di Scarfoglio che scrivono sul « Tempo ». Se infatti risaliamo alle origini di questo cc panorama » della vita meridionale preunitaria, troviamo Scarfoglio, il quale - per allontanare da sè le accuse che gli erano state mosse dalla· Commissione parlamentare d'inchiesta costituita in seguito a sc~nçlq~ose·vicende ~i cui fu protagonista l'amministrazione di Napoli e presieduta dal senatore piemontese Luigi Saredo - intraprese una aggressiva campagna giornalistica -contro_ il Nord che veniva ad immischiarsi nelle cose del Sud (che poi in quel caso erano i rapporti fra lui, Scarfoglio, e l'amministrazione del Comune di Napoli): onde un processo al Risorgimento, appunto, e l'accreditamento fra i lettori de cc. Il -~1attirìo » di quel t~mpo - che poi sono i nostri padri - di quella immagine idillica del Mezzogior110 borbonico cui si riferiva un po' stupito e un po' irritatò l'attuale direttore de « Il Mattino». È Scarfoglio quindi eh-e fa risuonare allora il qualunquistico « si stava meglio quando si stava peggio»! Ma come mai, ci si potrebbe domandare, ·questi luoghi comuni sopravvivono alla contingenza nella quale furono tendenziosamente creati, come mai arrivano fino a noi e Ansaldo ne pa·rla addirittura come di immagini che vanno di moda? Per rispondere a queste domande basta dare la parola a Gino Doria, il quale, 11ella ·prefazione a una preziosa ristampa della biografia di Genovesi del Racioppi, si mostrava preoccupato del fatto che certe persone, « il più di poche lettere e di scarsa cultura )>, pervase da un rissoso spirito borbonizzante, vanno diffondendo cc concetti o pseudoconcetti o storture che· dir si vogliano », vagamente nostalgici del Regno delle Due Sicilie. Ma ançhe qui, come nel caso di Scarfoglio (e perchè non ricordare anche il separatismo siciliano dell'immediato dopoguerra?), la ragione di questa deformazione polemica delle nostre vicende risor- .gimentali e postrisorgimentali (la questione meridionale che quasi sembra sia stata creata dall'Unità) è tutta politica, e di grossolana politica, conservatrice e reazionaria: si temono le sinistre che raccolgono suffragi nel Nord, si esaltano le destre che raccolgono suffragi nel Sud e se ne deduce che, se non ci fosse il Nord, non ci sarebbe stata nemmeno la· riforma agraria; e quanto ai suffragi .che le sinistre raccolgono ora nel Sud, si ritiene che siano anch'essi da addebitarsi all'Unità. Processo al. Risorgimento, dunque, cl1e si intenta, per dirla ancora con qir:io Doria, a partire da « un vezzo, un motto di spirito, una boutade, un paradosso lanciato in una conversazione di salotto »., dei salotti con102 Biblioteca Gino Bianco

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