Nord e Sud - anno VII - n. 4 - maggio 1960

lare di problemi di coscienza, in queste ultime settimane, da esserne ispirati a porre uno anche noi. Un uomo d'onore, che senta veramente incompatibilità tra la propria coscienza e le posizioni del partito in cui milita, e cl1e senta di non poter violare la propria coscienza, si dimette dal partito. Ma l'onore, la coscienza sono cose serie, con cui non si gioca: e dunque un uomo d'onore che sia stato eletto deputato col simbolo di quel partito da cui sente lontana la propria coscienza, non può dimettersi solo dal partito, ma deve dimettersi anche dal mandato parlamentare. La moralità non è a partita doppia : una cosa per il partito e un'altra cosa per lo scanno di deputato; è una cosa intera, che si prende o si lascia tutta. È strano doverlo ricordare a dei cattolici che, per avventura, sono anche deputati. FEDERICO Gozzr 71 , BibJiotecaginobianco

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