Nord e Sud - anno VII - n. 4 - maggio 1960

prime minacce proprio quando si adoperò percl1è fossero rispettate a Sciarra le leggi che rendevano operante la riforma agraria? Anche nel processo per la uccisione di Pasquale Simonetti ed Antonio Esposito, per tentare di scoprire dietro gli escutori i mandanti, dovettero essere esaminati argomenti aventi attinenza con l'agricoltura. Numerose sedute furono impiegate, per esempio, al fine di accertare con quali criteri venissero fissati i prezzi di quelle patate il monopolio del cui commercio all'ingrosso cc Pascalone » cercava di strappare agli Esposito sul 1nercato di Corso Novara. Raffrontando i due processi numerose altre analogie potrebbero venir fuori: ma una - e forse la più significativa - scaturisce proprio dal confronto degli atteggiamenti cl1e Pasquale Simonetti e Salvatore Carnevale furono indotti ad assumere dal loro temperamento e dalle loro convinzioni. Il marito di Pupetta Maresca era un ex carrettiere non rassegnatosi alla povertà. Egli, come bene illustrò il film « La sfida », da quell'uomo eleme11tare, risoluto e spregiudicato cl1e era, cercò di conquistare una invidiabile posizione economica rispondendo con la · violenza alla violenza, mettendosi non solo contro chi dominava sul mercato, ma contro la legge stessa. cc Pascalone » era un ribelle, ma a proprio esclusivo vantaggio. Voleva salire a tutti i costi, voleva essere ricco e temuto. E fu ucciso con1e fu ucciso Salvatore Carnevale il quale invece per sè non chiese mai niente, e lottò t1sando mezzi legali, valendosi dei sistemi che la democrazia inette a disposizione di chi difende i diritti della gente che lavora. Il pregiudicato e l'apostolo, il ribelle egoista ed il ribelle altruista, fecero così la stessa fine : il primo, per lasciar tracce soltanto nella cronaca nera e Carnevale invece, per essere ricordato come una figura st1blime, come t1n uomo che diede la vita per migliorare il destino dei poveri braccianti di Sciarra. Ma, sia la fine del cc guappo » che quella del sindacalista, rappresentano una prova della ostinazione con cui viene difeso nel Mezzogiorno d'Italia il privilegio; una ostinazione analoga a quella cl1e tanti ostacoli dissemina sul cammino di chi vuole dare all'Italia un governo adatto a realizzare riforme sociali urgenti ed indispensa bili. FEDERICO FRASCANI Diffusione della cultura e progresso civile Quando in un Paese il problema della scuola è enorme, è enorme anche il problema della cosiddetta educazione degli adulti. Infatti, dove la scuola è lacunosa, molti dei suoi compiti vengono riversati sull'educazione postscolastica ed extrascolastica. Ma questo in teoria. In pratica, è ormai da un pezzo risaputo (v., ad esempio, il Preliminary Report on the World Social Situation, United Nations, New York, 1952, _pa~. 78 e segg.) che i Paesi più impegnati nell'educazione popolare .59 Bibliotecaginobianco

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