soltanto u11 aspetto dei problemi delle nostre sia'. pur modest e « aree metropolitane » o « conurbazioni » - fenomeni di congestione a più ampio raggio, ossia di carattere più propriamente « regionale », si vadano delineando nell'ambito dell'intero cc triangolo industriale ». Le difficoltà delle comunicazioni e dei trasporti, nella zona, s ono state spesso denunciate da operatori pubblici e privati come possibile od anche già operante strozzatura all'ulterjore intensifìcazio1 1e degli insediamenti umani e produttivi. La famosa questione dell'idro via padana, che si trascina oramai da una decina d'anni - per citare un solo esempio - torna di quando in quando alla ribalta formando oggetto di continue polemiche e rivalità municipali e provinciali: e n on direi che nei << piani », sovente pubblicitariamente presentati dalla stampa si sia tenuto debito co11to o, comunque, si sia· dato esplicito e franco risalto aj possibili effettj localizzati dei progetti idroviari ne lle loro diverse varianti. D'altra parte non è mancato chi ha lamentato il sacrificio di alcune zone che potrebbero essere le più idonee all'estensione di un'e fficiente agricoltura· di tipo capitalistico - così paurosamente scarsa, ne l nostro Paese - sotto la spinta di una disordinata urbanizzazione ed in dustrializzazione. Ciò che, se rispondesse a realtà, sarebbe davvero par adossale in un Paese in cui si sono spesi miliardi per stra·ppare al mar e o alla palude nuove terre, spesso povere e disgraziate terre, o per co nservare in vita forme arretrate ed antieconomiche di agricoltura mo ntana e particellare. Così come paradossale è il saccheggio di << risorse turistiche » spesso perpetrato, sotto la stessa spinta di cui dicevo poc'anzi, in un Paese dove l'industria turistica sembra essere l'ultfma, grand e cc scoperta » del giorno, capace di risolvere i problemi dello sviluppo italiano. Il delinearsi di siffatte strozzature" l'esigenza di pesanti ed onero se, nuove infrastrutture per far fronte ai crescenti bisogni, più ancora·, forse, il rifacimento e la ristrutturazione di infrastrutture orama i inadeguate, da cc scalzare » e poi cc rifare » dime11sionandole alle nuove necessità, potrebbero comportare costi economici e sociali di tal mi sura da legittimare ragionevolmente il quesito: non potrebbe forse essere più economico, proficuo e magari più rapido perseguire una politica di decentramento a più largo raggio, nell'ambito dello stesso Nord, a favore di altre zone comprçse ·nel cc triangolo industriale », od anche di zone ad esso esterne? Non esistono altre aree, nell'ambito del Nord ove sarebbe più conveniente indurre l'ulteriore espansione industria le che certo si verificherà al Nord, fuori dalle zone di addensamento t radizio33 Bibliotecaginobianco
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