'\ 1 è certarr1ente ridotta di fronte a quindici o dieci an11i or sono, e· in alcune zone è addirittura minima: oltrettutto perchè la vita vegetativa del paese conserva e tende ad accrescere un suo ritmo, che è assai più sano e dinamico dei contemporanei sviluppi politici. Ma ai vertici della vita politica, ai livelli del governo locale e della rappresentanza generale, negli ambienti sindacali e in quelli intellettuali il comunismo dispone di possibilità di ripresa che gli errori e le divisioni dei loro avversari potrebbero rapidamente tradurre in attualità, e che di qui rimbalzerebbero certamente, amplificate, alle stesse basi della vita del • paese. Se queste sono le considerazioni più immediate che il recente Congresso del PCI solleva nell'osservatore, certo un altro e più largo discorso è anche possibile e forse necessario intorno alle cose del comunismo italiano. La democrazia italiana ha una matura coscienza dei meriti che i comunisti hanno acquistato verso di essa: nella ventennale lotta antifascista, nella Resistenza, nelle posizioni di moderazio•ne e di responsabilità assunte tra il 1943 ed il 1945, nel!'opera di elevazione di gran parte delle m_assemeridionali da anonimo sottoproletariato civile a proletariato politico di primaria importanza nella vita del paese. -ruttora la rete delle organizzazioni comuniste e paracomuniste, politiche e sindacali, svolge una serie di compiti la cui natura democratica e progressista non può essere disconosciuta. I comunisti hanno inoltre dato al1' azione delle masse da essi dirette un'ambizione dj respiro internazionale ed un carattere di duro realismo che non hanno molti precedenti nella storia del movimento democratico italiano. Ed anche sul terreno culturale, specialmente in alcuni settori di esso, i comunisti l1anno lavorato in maniera positiva, destando stimoli e interessi nuovi. Purtroppo, all'attivo di questo bilancio corrisponde un passivo la cui natura compromette radicalmente tutte le funzioni positive alle quali i comunisti assolvono. La ragione di tale passivo sta, infatti, nelle scelte ultime e caratterizzanti del comunismo, nei legami internazionali di servitù che assicurano la fedeltà a queste scelte, nella incapacità di procedere ad alcuncl1è senza mediato o immediato rapporto con l'affermata volontà di imporre la propria egemonia. Per queste ragioni i comunisti hanno determinato una frattura insanabile nelle forze della democrazia italiana; hanno sequestrato masse ingenti di elettori e di cittadini dalla 26 Bibliotecaginobianco
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