, tiva; mal composta armonia interna; oscillazione rispetto agli schemi tradizionali di azione politica; impostazione del tema cc nuova maggioranza » nei termini più elastici, per incapacità a darsi un obiettivo più } localizzato. Ma chi da ciò volesse concludere che il PCI è ormai un'arma spuntata nelle mani di chi la manovra, commetterebbe una grave imprudenza logica e politica. A parte l'ovvia considerazione, che anche così com'è oggi, il PCI resta il partito italiano di gran lunga più efficiente e più forte nella sua organizzazione, il più preparato a giocare un ruolo decisivo in circostanze eccezionali; a parte ciò, è pur vero che vecchi e nuovi elementi concorrono a mantenere una pericolosità immediata del PCI sempre assai alta. Non pensiamo tanto alla distensione : siamo convinti che il guadagno comunista nel poter presentare l'URSS come generosa vincitrice dell'ultimo atto della guerra fredda, sia in larga parte compe11sato dal fatto che, parlando dello spirito di Camp David, essi debbono parlare dei governanti occidentali (a parte Adenauer, ingiustamente considerato, e non dai soli comunisti, il capro espiatorio della distensione) in termini ben diversi da quelli ~~l passato. Pensiamo, invece, all'enorme prestigio che alla causa comunista -deriva dai successi scientifici dell'Unione Sovietica; pensiamo ai mille grandi e piccoli problemi del nostro paese che si trascinano insoluti o aggravati, che facilitano l'opera di persuasione demagogica in tutti o quasi tutti gli strati della societa; pensiamo alle gravi carenze di grandissima parte delle nostre classi dirigenti; pensiamo anche alla naturale tendenza a permanere di un grosso aggregato politico ed elettorale quale è quello comunista e ai valori di fede quasi religiosa con i quali il comunismo è entrato nell'animo di tanti: tutte cose che valgono a spiegare perchè un partito in declino nella sua forza organizzata fin dal 1956 ha potuto poi registrare alle elezioni del 1958 t1n aumento dei suoi suffragi di più del 10% rispetto al 1953. Ma soprattutto pensiamo alla fase politica che i11 Italia si è aperta appunto dopo le elezioni del 1958: all'avvio di u11 serio sforzo per dare al paese una stabilità politica intorno ad un chiaro indirizzo riformistico 1 di centro-sinistra e al sabotaggio, deciso a tutto 11ella sua irresponsa- \ bilità, che di tale sforzo è stato fatto da parte della destra economica, tpolitica, confessionale. È qui che oggi i comunisti attingono la garanzia di 1111possibile e rapido rilancio di tutta la loro posizione. Essi sanno cl1e una svolta della situazione politica italiana verso il centro-sinistra costringerebbe prima o poi i socialisti del PSI a convergere anch'essi verso l'area del 24 Bibiiotecaginobianco
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