racconta dell'inverno dell'occupazione di Roma, parla quasi come da spetta- . tore: « l'enorme fatica di quei mesi fu retta ~ome grazie all'effetto d'una droga. Ci si metteva in moto al mattino senza sapere dove ci si sarebbe coricati la sera, dove avremmo potuto mangiare, e che cosa avremmo risposto ad un qualsiasi agente che ci avesse fermato ». Così finiscono le memorie del tempo di occupazione e si passa poi alla mattina del 5 giugno, a Roma liberàta. Carini non racconta quel che egli fece e provò, e non da spettatore, in quell'inverno. E questa reticenza, che può scoprire soltanto chi conosce l'autore, non è l'ultimo motivo di stima per lui. [T. d. M.] (Hanno collaborato alla Cronaca libraria: Francesco Compagna, Giuseppe Galasso, Antonio Palermo, Guido Botta, Antonio Vitiello, Arnaldo Venditti, Tu.Zlio di Mauro). Dir. Resp.: F. Compagna • Segr. Redaz.: R. Cappa · Stampa: L'Arte Tipografica, S. Biagio dei Librai 39 Napoli Spedizione in abbonamento postale, Gruppo III • Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Napoli N. 1324, 26 gennaio 1960 . Printed in Italy - Tutti i diritti di proprietà letteraria ed artistica riservati. I manoscritti anche non pubblicati non si restituiscono. Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==