Nord e Sud - anno VII - n. 4 - maggio 1960

ancora è, a nostro parere, il pensare che la sociologia e la ricerca sociale non abbiano alcuna possibilità di venire compresi e giustificati nel quadro di una visione storicistica dei problemi della conoscenza e dell'azione. Commentando, anch'egli su « Il Mondo », il recente IV Congresso internazionale di sociologia tenutosi a Stresa, Raffaello Franchini potè, ad es., parlare della sociologia come de « la scienza utile »; e chi scrive (ci si consenta l' autocitazione) potè tentare nella stessa occasione (cfr. « Nord e Sud», n. 60, nov. 1959) di dare, sempre sul piano storicistico, una valutazione della sociologia come attività non solo utile, ma necessaria nel quadro della generale attività umana. Il beneficio - in concretezza, in feconda autodelimitazione del proprio ambito, in più ricca partecipazione della realtà vera del mondo e dell'uomo - che l'esperienza storicistica può apportare allo sviluppo degli studi sociologici è un patrimonio potenziale, che tradurre in atto potrebbe essere titolo di grande merito e di particolare originalità per la sociologia italiana. Fermarsi · alla ormai superata polemica dello storicismo contro la sociologia e ritenere di favorire questa con una violenta ripulsa di quello significa ripetere in senso inverso l'errore che si addebita agli storicisti; significa - se ci si consente di abusare di un famoso luogo comune - _gettare via il bagno con tutto il bambino. Il lettore può rendersi conto - da quanto precede - di quanti spunti di feconda discussione possa alimentare il libro del prof. Abbagnano: e questo (siamo sicuri del consenso dell'Autore su di ciò) è sempre il maggior titolo di merito che, al di là di una formale accettazione o ripulsa, si possa riconoscere ad un libro. [G. G.] • Arte e letteratura ALVARO- « Questo volume, facendo seguito a Quasi una vita in cui Corrado Alvaro pubblicò il suo "diario" dal 1927 al 1947, ne riprende la pubblicazione dal gennaio 1948, e la conclude con quanto lo scrittore venne annotando in una dozzina tra quadreni e quadernetti, quasi sempre a matita e con una scrittura di difficile interpretazione fino a pochi giorni prima della sua morte ». , Seguono alcuni Fogli sparsi, contenenti note scritte in vari anni, dal '22 al '46, e delle preziose note autobiografiche. Bisogna più che mai tener presente questa avvertenza premessa dall'Editore a questo ulteriore Alvaro postumo (CORRADOALVARO, Ultimo Diario, Milano, Bompiani, 1959); e non per il gusto discutibile di usare qua e là la matita rossa e blu del « correttore" di un'opera non rivista dall'Autore, bensì per stabilire chiaramente un modo di lettura che valorizzi al massimo l'estrema fatica di Alvaro, che sottolinei la validità di un'opera pubblicata in condizioni alle quali non sappiamo quante altre avrebbero resistito. Per spiegarci, a noi non interessa qui, preliminarmente, richiamare l'attenzione del lettore su quanto egli agevolmente può 108 Bibiiotecaginobianco

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