lendo. I tecnici della Cassa parlano di un massimo di 20-22.000 ettari. Noi, non tecnici ma conoscitori della regione per esserci nati e vissuti a lungo, rite11,iamoche la valutazione della Cassa sia realistica: ad ogni modo non con noi, nia con gli altri tecnici, il prof. Di Cocco dovrà affrontare l'argome·nto. D'altronde la nostra incliiesta non voleva essere tecnica, poichè la cosa non ci interessava: era un'inchiesta politica, volta a dimostrare che la difficoltà del problema è consegu,ente alla carenza dello Stato e alla faziosità ed incapacità amministrativa delle classi dirigenti meridionali. Roma, Aprile 1960 FEDERICO ORLANDO Dopo la lettera del prof. Enzo Di Cocco pubblicata nel numero di aprile di « Nord e Sud» e dopo la replica dell'amico Orlando, la questione delle acque del Biferno, indipendentemente dalle polemicl1e locali, resta forse ancora controversa per i nostri lettori. Anche perchè dalle cons.iderazioni dell'amico Orlando, relativamente al pericolo di u11 Biferno cc inghiottito » dal Matese, sembrerebbe quasi cl1e si corra il rischio di costruire per Napoli un acquedotto altrettanto inefficie11te di quell'aeroporto costruito a Palermo, dove gli aerei non possono atterrare (ne hanno parlato Tomaselli sul « Corriere della Sera » e Bruno Caizzi sul cc Mondo »). Pertanto noi non possiamo augurarci altro che questo: si accerti, oggi e non domani, in via pregiudiziale la consistenza di questo rischio. Ma quando poi esso risultasse infondato, come noi ci auguriamo, si decida una buona volta, indipendentemente da ogni considerazione elettoralistica, se è preminente, dal pt1nto di vista degli interessi generali del paese, l'esigenza dell' approvvigio11amento idrico di Napoli, o quello dell'irrigazione di 40.000, 20.000 o 4.000 ettari nel Molise (in questo senso avrà probabilmente ragione il prof. Di Cocco, ma, a parte la questione dei costi dell'irrigazione, a parte cioè la distinzione fra superficie irrigabile e superficie convenientemente irrigabile, quello che conta è la valutazione che si dà dell'esigenza di dare acqua a una città di più di un milione di abitanti). Potrebbe perfino darsi il caso che, una volta soddisfatta la prima esigenza, quella dell'approvvigionamento idrico di Napoli:, si possa soddisfare in parte o per intero anche la seconda? Tutti d'accordo, comunque, ci sembra, i11questo: che siamo in presenza di una questione di scelta che compete al Governo e che dovrebbe essere decisa in sede di Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno, tra Presidente del Comitato, Ministro dei Lavori Pubblici, Ministro dell'Agricoltura. Tutti d'accordo, il prof. Di Cocco, l'amico Orlando, cc Nord e Sud», in questa responsabile impostazione, niente affatto originale del resto; e tutti d'accordo così nel chiedere che si decida oggi e non domani come nel deplorare cl1e non si sia deciso ieri. Forse che non sono d'accordo i Mi11istri che abbiamo chiamato in causa? 100 Bibliotecaginobianco
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