Nord e Sud - anno VII - n. 3 - aprile 1960

Il fenomeno dell'immigrazione non si è arrestato al 1951, anzi in questi ultimi anni è divenuto molto più evidente. La scelta delle sedi, peraltro, è motivata· sempre dagli stessi ordini di considerazioni. Il Censimento del 1951 fornisce per il complesso dei « borghi » periferici i seguenti dati: popolazione attiva: 51.907; popolazione non attiva: 138.267. La· situazione specifìca dei singoli borghi risulta la seguente: - pop(llazione popolazione forze attivi/non attiva non attiva di lavoro attivi Miano 3.359 10.333 13.692 3,76 Piscinola 4.021 10.525 14.546 2,61 Barra 8.464 21.986 30.450 2,59 Ponticelli - 6.417 14.783 21.200 2,30 S. Giovanni a Teduccio 9.766 25.640 35.406 2,62 S. Pietro a Patiemo 3.670 9.475 13.145 2,58 Secondigliano. 9.656 24.960 34.616 2,58 Pianura 2.927 6.552 9.479 2,23 Soccavo 425 7.012 7.437 16,49 Chiaiano 3.202 7.001 10.203 2,18 TOTALI E MEDIE 51.907 138.267 190.174 2,66 Ora, essendo il totale delle forze di lavoro pari a· 190.174 unità, si deduce che ogni individuo per il quale il censimento ha accertato una attività qualsiasi, ha in media a carico 2,66 persone. Quanto all~ percentuale degli occupati rispetto agli abitanti, essa è del 26,9%. Un tale rapporto nei carichi familiari, una volta confrontato con quello medio cittadino (29,6%- un « attivo » ogni 2,35 « non attivi ,,) già rivela tutta la sua gravità. Un ulteriore raffronto con le percentuali nazionali, dimostra fino a che punto è sfavorevole, e doloros~, la situazione dei « borghi » periferici di Napoli. Percentuale degli occupati rispetto agli abitanti Italia Settentrionale 42,5% • Italia Centrale 39,l % Italia Meridionale 34,6% Isole 30,0% Napoli 29;6o/o BORGHI PERIFERICI 26,9% 94 Biblioteca Gino . 1anco

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