Nord e Sud - anno VII - n. 3 - aprile 1960

• !etano di prendere parte, per la prima volta, e con onore, alla .rassegna . · bolognese del teatro di Prosa. ,Converrà, in chiusura, ricordare il particolare ed interessante contributo dato alla stagione teatrale napoletana da compagnie francesi: prima con una suggestiva edizione di un lavoro di J onesco, poi con le rappresentazioni del complesso di Roger Planchon: alle quali seguiranno quelle della « Comédie Française » che dovrebbe esser ospitata al «Mediterraneo» dagli organizzatori della Primavera della Prosa. L'anno « zero » del teatro, a Napoli, può dunque considerarsi terminato? GENNARO MAGLIULO Scuole di Napoli : il Liceo Umberto l Il Liceo Umberto I è una delle scuole più note di Napoli: per la posizione centrale in cui esso si trova nella città, per le sue tradizioni, per le sue iniziative. L'attuale Liceo Umberto deriva dal secondo Liceo statale istituito a Napoli (con altro nome) agli albori dell'Unità, nel 1862. Fin dalla nascita l'Istituto era chiamato ad un compito grave ed oneroso: contribuire a dare alla gioventù cittadina una· cultura ed una preparazione che fossero adeguate ai nuovi tempi e alla mutata realtà politica, sì da formare una classe intellettuale che a· sua volta fosse preparata ad affrontare i problemi relativi alle condizioni della città dopo. << là fine del Regno »• · ·· I documenti della lunga storia del Liceo sono ap.dati purtroppo perduti con il bomba1·damento del 4 agosto 1943, che distrusse, insieme con l'edificio di via Fiorelli, anche l'archivio. Da quel giorno la questione del Liceo fu più che mai connessa a quella dell'edilizia cittadina. Una prima crisi l'Umberto l'aveva sopportata già negli anni successivi al '30, a causa dell'aumento della popolazione scolastica: se ne ebbe una soluzione provvisoria con la introduzione del sistema delle « succursali », e fu così che alcune sezioni furono insediate nelle sottosedi di S. Maria Apparente e di via Egiziaca a Pizzofalcone. Questa situazione perdurò fino al ricordato bomba1·damento del '43. Dopo essere stato assai provvisoriamente sistemato nel '43-44, nientedimeno che al Vomero, in un edificio quanto mai inadatto, sul finire del '44 l'Istituto ebbe destinata un'altra sede provvisoria, in via Nisco: tomaya così a quella zona cui er~ stato destinato fin dalla nascita, zona divenuta ormai centrale rispetto all'espansione della città verso Posillipo e Fuorigrotta. Fu nel '45 che, contemporaneamente alla nomina del Prof. Potolicchio alla presidenza del Liceo, si ripresentò l'idea di trasformare in edificio scolastico l'ex caserma di cavalleria·, nel rione di S. Pasquale a Chiaia. I lavori, che furono ultimati nel '48, portarono alla costruzione di un edificio piuttosto brutto e tetro, ma quanto meno robusto e, per 60 \ Biblioteca Gino Bianco

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