Nord e Sud - anno VII - n. 3 - aprile 1960

- ,I maestri che si vogliono immettere nella scuola media, naturalmente senza concorso? O si è mai fatta un'indagine sugli studenti delle facoltà universitarie di lettere per stabilire l'effettivo grado di preparazione di quelle che saranno le leve dei futuri insegnanti? Molto spesso il problema della scuola viene semplicisticamente ridotto a quello delle aule e delle attrezzature scolastiche. Siamo ben lontani, naturalmente, dal contestare l'importanza di questi fattori; e tuttavia crediamo che sia egualmente necessario dedicare un'importanza almeno pari ad un altro elemento: a quello, cioè, del personale insegnante, in merito al quale ci sembra che le deficienze della scuola italiana vadano crescendo con gli anni, se si deve prestar fede - come ci pare doveroso - alle relazioni delle commissioni esaminatrici di concorsi cui abbiamo già a·ccennato. Anche qui è opportuno precisare : il reclutamento e la formazione degli insegnanti sono problemi strettamente legati alla struttura delle nostre Università, e soprattutto di quelle facoltà che hanno il compito di preparare gli insegnanti medi. Quanti sono i docenti universitari che non insegnano o insegnano male? quanti studenti sono affidati ai volenterosi « assistenti » e non vedono la faccia del cc titolare » nemmeno il giorno degli esami? e i molti docenti appassionati e scrupolosi hanno la effettiva possibilità di dedicarsi come dovrebbero e vorreb- . bero alle centinaia di studenti affidati alle loro cure? e il piano di studio di a·lcune facoltà non è insieme troppo vasto e troppo esiguo rispetto allo scopo di formare buoni insegnanti di scuola media? La serie degli interrogativi potrebbe agevolmente continuare. Ma è preferibile forse passare ad altro ordine di problemi e porre un'altra specie di domande. Innanzitutto, che cosa fa lo Stato per rendere attraente e sicura la carriera degli insegnanti? A tutt'oggi gli insegnanti di scuola media inferiore e superiore aspettano ancora - ad alcuni anni di distanza dalla promulgazione della Legge-Delega - una precisa definizione del loro stato giuridico. E che dire delle retribuzioni? Non si scopre l'America osservando che nella umiliante deficienza delle retribuzioni va individuata per gran parte la causa della diffusione, oltre ogni limite fisiologico, del fenomeno delle lezioni private, con tutti gli inconvenienti connessi; e, per quanto strano possa apparire, della incipiente prevalenza femminile non più solo nella scuola elemen- · tare, ma anche in quella media. Del resto, i professori che non si dedicano a lezioni private sono qua·si esclusivamente quelli che seguono - assai spesso con loro personale disagio - la carriera scientifica o quelli che si dedicano ad altre_attività che fatalmente finiscono col far passare l'insegnamento al secondo, se non al terzo, posto nell'ordine di importanza delle loro attività. Quanto alle donne, la bassa retribuzione di cui godono come insegnanti si configura assai spesso come una gradita integrazione del reddito del marito, insegnante a~ch' egli o, altrettanto spesso, libero professionista, o impiegato privato con alta retribuzione. In tal modo, i migliori tra i maschi rifuggono in via di principio da una carriera poco remunerativa e poco prodiga di soddi51 Biblioteca Gino Bianco

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