. di igiene e di dietetica, di solito avrà raggiunto una certa prestanza. sportiva, avrà a'cquistato certe abilità manuali (disegno tecnico, cucito, cucina, costruzioni meccaniche, ecc.), e in molti casi certe abilità professionali (stenodattilografia, computisteria, elettrotecnica, arte della vendita, ecc.). Di tutto il resto saprà poco o nulla, a meno che, essendo un superdotato, e avendo mirato sin dall'inizio all'istruzione universitaria, non abbia studiato per conto suo, eventualmente scegliendo anche quelle materie facoltative che le scuole spesso offrono, ma di cui pochissimi profittano, per mancanza di guida e di stimoli efficaci. Non conoscerà il latino e i~ greco: ma questo lasciamolo pur da parte. Non conoscerà, sia pur male, una qualsiasi lingua straniera. Avrà, normalmente, scarsissime nozioni 11:elcampo delle scienze fisiche e naturali. Non avrà sentito neppur nominare la filosofia, e non saprà quindi nulla della storia del pensiero; non saprà nulla della storia degli altri paesi e delle altre civiltà, passate e presenti; non saprà nulla di economia; nulla di diritto; nulla di arte e di storia dell'arte; nulla della letteratura mondiale e praticamente nulla della letteratura del suo stesso paese. Ma anche queste, in certo senso, sono etichette. In realtà - e questo è ciò che conta - dopo dodici anni di istruzione la scuola non gli ha saputo dare gli strumenti basilari per sviluppare armoniosamente e pienamente la sua persona·lità, per realizzarne tutte le potenzialità; non gli ha dato la curiosità, l'interesse per il mondo~che si svolge fuori della sua angusta esperienza e di quella dei suoi peers; non gli ha insegnato a ragionare e a orientarsi tra i fatti grandi e piccoli e tra le idee; non gli ha dato la prospettiva storica in alcun campo del sapere, pèr cui anche quel poco che possiede è nozionistico, piatto, inerte; non gli ha dato neppure gli stimoli e gli aiuti minimi per gustare una qualsiasi forma di espressione artistica, per sviluppare la sua fantasia e la sua sensibilità estetica (gli s·aranno estranei sia' la musica seria che il teatro, sia la narrativa che la poesia, sia le arti pittoriche e plastiche che l'architettura, sia la: danza ·che il cinema d'arte); non gli ha dato la capacità di orientarsi autonomamente nel mondo economico-sociale in cui dovrà vivere e lavorare, nè in quello vicino nè in quello più vasto; non gli ha dato la capacità di interessarsi davvero a·gli altri, e soprattutto non gli ha dato la comprensione profonda delle diversità storiche, culturali, civili, individuali degli uomini di ieri e di oggi. Tutti questi strumenti saranno dati solo ai privilegiati e ai superdotati, e solo nelle università migliori (gia·cchè in America esistono molti istituti che di universitario hanno solo il nome, dove si riesce a non insegnare nulla 30 Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==