• • vige un sistema di autoritarismo più o meno illuminato, che impone. comunque il servizio subordinato, e non ammette la collaborazione e la partecipazione attiva della maggioranza alla creazione e alla gestione dell'economia. Il sindacato svolge una parte di grandissima importanza in sede di ripartizione della ricchezza nazionale: ma sui fini e i modi della produzione, sulle caratteristiche ambientali e sociali dei luoghi di lavoro, sulla valutazione degli aspetti fondamentali del lavoro in rapporto all'economia e alla società nel suo complesso, l'influenza del sindacato e della collettività degli ordinary men è minima. La fabbrica, l'ufficio, l'emporio, l'azienda agricola, si strutturano e funzionano per decisione dall'alto, prescindendo dal consenso e dalla cooperazione della majority. Ne deriva un sentimento di estraneità e di limitazione, che impronta· di sè molti aspetti della vita dell' ordinary man. Sui problemi connessi a questo stato di cose si discute da anni in America: la risposta sinora data - le « relazioni umane » - è una più o meno abile mistificazione del problema. È un classico « pannicello caldo », che non tocca la· sostanza della questione: questa persiste intatta, anche se tutta una serie di fattori - e in primo luogo l'alto livello medio delle retribuzioni - impedisce che si manifesti in forma acuta. Gli effetti costrittivi e mortificativi del sistema possono essere coerenti con la logica della civiltà industriale qual' è stata concepita sinora, ma non sono certamente coerenti con la pretesa, che viene sempre più insistente-~ mente avanzata soprattutto dalle élites culturali, che l'uomo-massa cessi di essere other-clirected e diventi intellettualmente e spiritualmente autonomo 4 • Solo un mutamento nel modo di concepire il rapporto tra élites e maf01'ity può consentire l'avviamento, anche nel mondo della economia· e del lavoro, di un processo di liberazione interiore degli uomini comuni, premessa inderogabile alla creazione di un' organizzazione produttiva « umana, adattabile, elastica, che apra a ciascun individuo la massima opportunità di realizzare se stesso secondo le proprie idee e i propri ideali » 5 • La scuola americana, inoltre, concorre in modo decisivo al mantenimento di questo stato di cose. Quantitativamente, come entità di mezzi e co1ne durata di studi, da tempo ha superato nettamente i livelli 4 Cfr. DA VID lùEsMAN, The L9nely Crowd, Cap. XVI, ,, Autonomy and Utopia », pag. 346 e segg .. 5 Da un intervento di Sir George Schuster al Convegno di Corning (USA) del 1951, riportato in Creating an Industrial Civilization, a cura di EuèENE STALEY, Harper and Brothers, ·New York, 1952 (traduzione italiana in preparazione). ' 28 BibliotecaGino Bianco
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