L'uomo comune di Cesare Mannucci Al di sotto delle differenze di regime politico o economico, la struttura sociale di tutti i paesi del mondo è ancor oggi regolata da: un medesimo principio rigorosamente gerarchico. I tipi di stratificazione sociale variano considerevolmente: nello stesso momento storico, accanto ai tipi più moderni e complessi coesistono quelli più arcaici ed elementari. Nelle società democratico-liberali più evolute la stratificazione è fitta, e perciò più sfumata: ma questo non vale a mutare la struttura essenziale della società. All'interno della stratifìca'Zione, per ammorbidita che sia, v'è a un certo punto uno sbalzo: è la distanza che separa coloro che formano la ruling class, intesa nel senso più largo, dal resto dei membri della società. In rapporto a questo sbalzo si creano e si dispongono le gerarchie sociali. La constatazione non comporta il menomo disconoscimento delle molte e grandi trasformazioni sociali realizzate dalle società più dinamiche negli ultimi centocinquant'anni. Le condizioni materiali di vita del cittadino comune, la dignità di cui gode in diritto e in fatto, lo spazio concesso alla sua personalità privata e pubblica, non sono· nemmeno paragonabili a quelle descritte ne L'ancien régime. Nei paesi democratici più avaf:tzati queste conquiste sono ormai certe e inta·ngibili: in molti altri sono ancora contrastate, ma hanno per sè la forza dei princìpi ben fondati e quella dell'esempio. Se queste trasformazioni sono, sia pur nella loro varia intensità, incontestabili, è altrettanto certo che il modo di concepire il rapporto interno fondamentale della società non è cambiato. L'idea del rapporto tra élites e classi subalterne, intese come l'insieme dei « non eletti », è rimasta, nella sua essenza, quella di sempre. Se ha ricevuto approfondi18 Biblioteca Gino Bianco
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