• Esatto : ma il paese attende anche che questa légge non riguardi" soltanto il finanziamento dei partiti politici, m~ anche quello dei gruppi . di pressione, e dunque anche dei Comitati Civici. Perchè sarebbe una . suprema ipocrisia quella di stabilire che le mura delle case dei partiti debbano essere di cristallo e che invece altri strumenti di formazione dell'opinione politica o di pressione sull'opinione politica, dai giornali ai · zohbys industriali, ad associazioni come i Comitati Civici, possano avere fonti di finanziamento oscure o clandestine. Se ci si rifiuta a queste elementari considerazioni, vuol dire che non si vuole già la riforma del cc èostume », ma che si vogliono attaccare i partiti, e soltanto i partiti, i quali sono i normali organi di una democrazia moderna. E si badi che abbiamo adoperato il termine cc ipocrisia» solo per adeguarci al linguaggio moralistico dell'organo ufficiale dei Comitati Civici: poichè, dal nostro punto di vista, una legislazione che riguardasse solo il finanziamento dei partiti -politici e non anche quello dei gruppi di pressione sarebbe una legislazione non tanto ipocrita quanto inutile. Resterebbe tagliata fuori da essa, infatti, tutta una serie di fonti di potere che vanno attentamente regolate, ·e che tenderebbero a diventare tanto più determinanti quanto più prive di regolamentazione legislativa. Ma tutto ciò non ci porta ancora al cuore della questione: chiunque abbia meditato spassionatamente su questi temi sa benissimo che una legislazione sul finanziamento dei partiti e dei gruppi di pressione è a sua volta una riforma parziale, anzi parzialissima, che non risolve affatto i problemi dell'.equilibrio istituzionale italiano. Come non si deve credere che una prassi di crisi tutte parlamentari sarebbe sufficiente a restaurare il prestigio e il potere delle assemblee legislative, così non sì deve credere che una legislazione sulle fonti di finanziamento d~i partiti sarebbe sufficiente a ridimensionare i pa1titi stessi, e quindi, indirettamente, a restituire alle assemblee legislative medesime il peso che esse avevano nei regimi parlamentari di tipo ottocentesco. E ciò appare subito chiaro a chiunque riflette sul fatto che i partiti sono la forma moderna dell'organizzazione politica degli individui, sono i figli dell'intervento delle masse nella lotta politica e del suffragio universale. Il che vuol dire che le esigenze che li hanno prodotti in quella forma che attualmente essi hanno (e che fa fremere di orrore i vuoti laùdatores temporis acti) sono non solo in molta parte benefiche, ma anche 4i_ta~e.·~ntità ~ che {!Onpuò bastare 1:1n~}.egg~ ~_ulloro fina_~z.iamento a regolarli e ad impedire le degenerazioni che inevitabilmente 12 Biblioteca Gino Bianco
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