Nord e Sud - anno VII - n. 3 - aprile 1960

nità del Noi, esattamente nel senso studjato in termini di sociologia giuridica, per es. dal Gurviteh (in Sociologia ciel diritto, ed. it., Milano 1957); e altrettanto notevole quanto riguarda la struttura della sua civiltà e della sua cultura: struttura e cultura di una comunità che, nonostante sia tipicamente chiusa e caratterizzata da ampissimi residui arcaici, è in atto una comunità non ancora aperta, in fase però di progressiva apertura, secondo le concordi testimonianze più recenti. Nè vanno taciuti i pregi stilistici di molte pagine che possono avvincere anche il lettore comune, perché curiosi di problemi umani. [S. C.] Il " Bersaglio ,> La casa editrice Vallecchi ha affidato a Giovanni Grazzini una nuova collana che, col titolo de « Il Bersaglio », si propone di presentare al pubblico dei lettori, sotto forma di inchiesta giornalistica, le varie professioni operanti nella società contemporanea. L'inchiesta giornalistica si rivela al tempo d'oggi come il mezzo più idoneo ed efficace per allargare ad un vasto pubblico la conoscenza di interessanti aspetti della società in cui viviamo ed i primi b·e libri testè usciti nella collana de « Il Bersaglio » (Il Chùnico di De Santis, Il Magistrato di Ghirotti e l'Attore di Giovetti) lo confermano. Nel primo dei tre volumi si parla della professione del chimico, di tutti i suoi problemi attuali e delle sue prospettive per il futuro. In uno dei primi capitoli Fabrizio De Santis (noto al pubblico dei lettori per la sua attività giornalistica sul « Corriere della Sera ») esamina h·e domande di lavoro : tre inserzioni apparse su « Industria dei farmaci », organo mensile dell'Associa- • zione degli industriali di prodotti farmaceutici. La prima delle tre don1ande di lavoro riguarda un laureato in chimica pura, assistente volontario all'Università che cerca lavoro presso una azienda industriale; la seconda si riferisce ad un laureato con esperienza quindicinale presso laboratori industriali farmaceutici, che, essendo disponibile nelle ore pomeridiane, « accetterebbe incarichi a carattere continuativo »; la terza domanda riguarda, invece, un laureato in farmacia, « elemento intelligente di ottima educazione e buone relazioni sociali che si offre quale propagandista in specialità medicinali nella regione toscana ». Si tratta, insomma~ di tre situazioni diverse che hanno in comune per lo meno l'insoddisfazione del loro stato presente. Il primo è un assistente volontario. Non può trattarsi, quindi, nè di un mediocre nè di un fallito, intellettualmente. Perchè vuol lasciare l'Università? In Italia l'Università non ha subito una vera e propria riforma di struttura e di metodo; essa è ancorata, nonostante gli sviluppi in ogni campo dell'attività umana, a vecchi schemi. Per quanto riguarda le facoltà scientifiche in particolare, i suoi laboratori, costruiti trenta o quaranta anni fa, potevano essere sufficienti per i mille studenti del tempo; ma oggi, con il colossale sviluppo 118 BibliotecaGino Bianco

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