•• LETTERE AL DIRETTORE Turismo di massa e Mezzogiorno Caro Compagna, ho letto con molto interesse gli articoli di Spartaco Anania nei fascicoli di settembre e di ottobre 1959. In ambedue, se ben ricordo, si fa riferimento alla necessità di creare una domanda turistica per la bassa stagione. È un'esigenza assai sentita, com'è risultato alla giornata di studi sullo scaglionamento delle vacanze organizzata dal Touring Club Italiano, in Milano, nel novembre scorso. Vi sono interessati le Ferrovie, per evitare i sovraffollamenti di ferragosto e degli altri periodi di punta estivi; gli albergatori per conseguire un reddito meglio distribuito nel tempo; gli enti turistici perché si dilaterebbe nello spazio e nel tempo l'attività turistica, ecc. Il clima, perché uomini e famiglie abitudinari quali gl'italiani si risolvano a godere le vacanze fuori delle stagioni tradizionali, è il primo grande protagonista, forse non completamente conosciuto. E il clirna aiuta il Mezzogiorno nella formazione di un complesso di sedi adatte per vacanze e viaggi nella bassa stagione. Si può, infatti, essere attratti anche in primavera da una località che, alle bellezze naturali, aggiunga la dolcezza temperata del clima, il silenzio, condizioni di relativo isolamento, ecc. Ma tutte le congetture, che come farfalle intorno alla lampada girino intorno al problema della creazione delle condizioni ambientali di ospitalità, possono finire nel pieno oratorio ma nel nulla rwatico se non si tenta qualche esperimento che serva di esemplifizione . • Mi pare, cioè, che la Cassa per il Mezzogiorno potrebbe scegliere una località-cavia di non difficile accesso in treno e .in auto, dotata o da dotare di un'attrezzatura ricettiva di media grandezza, e poi lan107 Biblioteca Gino Bianco l
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