Nord e Sud - anno VII - n. 3 - aprile 1960

· sviluppo intorno agli stessi «borghi» periferici); ma con la città si ~ ingrandito anche il problema economico di fondo, di relativamente facile soluzione ieri, difficilissimo a risolvere oggi. Una città nuova si è formata in seguito agli effetti degli interventi pubblici, mentre resta tutto immutato nelle zone e fra le categorie per le quali gli interventi erano stati attuati. Sicchè si è giunti alla formazione di una immensa metropoli dall'aspetto di un pavimento a mosaico, le diverse tessere del quale danno origine a due livelli economici, a due distinti _modi di vivere, addirittura a due mondi, due popoli diversi e diversamente strutturati dal punto di vista socia'le. Non è questo un fenomeno limitato a Napoli, ma qui raggiunge senz'altro proporzioni molto più vaste che altrove. Ora, in seguito agli interventi operati nei « borghi » della fascia périf erica, con la costruzione dei quartieri residenziali satelliti, lo stesso - problema si è riprodotto in queste zone, e nelle stesse proporzioni, anche se in scala ridotta. Purtuttavia, allo statç>attuale della depressione napoletana, per la soluzione dei problemi di fondo cittadini (disoccupazione, ba'sso livello dei redditi, mancanza di qualificazione della forza di lavoro, eccetera) che sono quelli propri di ogni area depressa, sono necessarie misure di ordine politico-economico che rendano possibile l'attuazione delle soluzioni previste, con impegno e coerenza' verso la reale situazione del paese, dal Rapporto del Gruppo di studio per la formazione del Piano territoriale di coordinamen~o della Regione campana. Il rapporto prevede, in un periodo di quindici anni, lo spostamento di 200 mila unità lavorative dal settore primario al secondario 10 -~ Il che significa, in pratica, la creazione di un numero di posti di lavoro nell'industria molto superiore alle 200 mila unità, dovendosi risolvere, assieme a quello degli agricoltori, il problema di quanti - e come abbiamo visto sono moltissimi - risultano addetti all'industria ed all'artigianato solo nei dati statistici. Esistono però, al contempo, problemi d'ordine infrastrutturale che potrebbero essere avviati a soluzione mediante scrupolosi e meditati piani urbanistici. A proposito dei «borghi» periferici, e quindi delle sole possibili aree di espansione della città, c'è infatti un problema' essenziale di infrastrutture. Queste potranno rimuovere gli ostacoli che si frappongono al corretto funzionamento delle comunità satelliti e al 10 Rapporto citato, vol. I, Nino Novacco, relazione generale. 102 Biblioteca Gino Bfaneo -

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