• tuazione italiana; una soluzione, è appena necessario aggiungerlo, che spianerebbe, di nuovo, la strada ad un fronte popolare e a possibili . maggioranze assolute socialcomuniste. Ma, si dirà, il sen. Merzagora non può essere responsabile dell'uso che vien fatto delle sue parole : ora, ciò è vero solo fino ad un certo limite, sia perchè si possono interpretare in un certo modo soltanto parole che siano in qualche modo suscettibili di una certa interpretazione, sia perchè qua?do ~i ricopre la carìca di Pr~sidente del Senato occorre essere sette volte più prudenti di quel che si~ necessario quando si è semplicemente. rappresentanti del popolo, e di più si hanno numerosi altri modi di interro,mpere · i ~< penos·i riserbi » e di manifestare, ai maggiori responsabili della politica italiana, le perplessità e i timori che certe situazioni fanno insorgere nell'animo e nella mente. D~altra parte, se il sen. Merzagora riteneva essere suo assoluto dovere il dire pubblicamente tutto ciò che ha detto, avrebbe dovuto farlo dal suo bànco di senatore, o almeno rassegnare le dimissioni subito dopo il suo discorso : la sua presa di posizione era, in effetti, così diretta e polemica da esigere una risposta; ma il suo rango di Presidente del Senato impediva che questa risposta fosse data altrimenti che in forma assai involuta e circospetta; infatti, coloro che erano stati attaccati, e pesantemente attaccati, non avrebbero potuto reagire con altrettanta violenza senza togliere qualcosa al prestigio del secondo personaggio dello Stato. Che il sen. Merzagora non si sia avveduto di ciò stup~sce; e si è attoniti addirittura che le dimissioni siano sopravvenute a qualche giorno di distanza dal clamoroso intervento, per il fatto che l' on. Moro, non si sa bene se nella sua qualità di Segretario della D.C. o in quella di -direttore de Il Popolo, ha avuto occasione di manifestare il suo dissenso dal contenuto del discorso del 25 febbraio. A parte l'incoerenza che, come è stato da più parti osservato, si manifesterebbe qui tra le parole e i gesti, si viene a creare il singolare precedente che un Presidente del Senato - il quale, come è noto, non vota! - può fare un discorso come quello pronunciato dal sen. Merzagora senza dimettersi, ma che debba dimettersi, tuttavia, allorchè il quotidiano del pattito di maggioranza pubblica il testo di tale discorso non già in prima pagina e su otto colonne, ma su una colonna sola e in seconda pagina! Se è su questi precedenti che devono fondarsi le tradizioni . parlamentari in Italia, c'è veramente molto poco da stare allegri, c'è veramente ·di che preoccuparsi per gli istituti della democrazia nel nostro paese. 8 .Biblioteca Gino Bianco
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