le premesse per uno sviluppo erano in atto ancora prima dei decreti del '25 e del '26. È il caso di- S. Giovanni a Teduccio, situato su una strada di grande traffico interprovinciale, in piena zona industriale, dove già operavano diverse industrie sin dal periodo borbonico e dove la popolazione era già indirizzata verso forme di attività industriale. Altrove erano e restano preponderanti le attivit.à agricole ed artigianali: 1111 artigianato primitivo, che prodt1ce oggetti d'uso, ormai più facilmente reperib.ili, con maggior vanta·ggio di qualità e di prezzo, tra i prodotti industriali a larghissima diffusione. . Per il graduale moltiplicarsi dei nuovi quartieri di edilizia sovvenzionata~ ed in parte per i nuovi insediamenti di industrie, la terra coltiva·bile intorno ai borghi periferici va sempre più diminuendo; sicchè i figli d.ei contadini scelgono attività diverse, a ciò sp1nti anche dal basso livello di rendimento dei lavori agricoli, insufficiente per il sostentamento di grossi nt1clei familiari. Privi di ogni tipo di qualificazione, questi figli di contadini vanno ad ingrossare continuamente le file. del già improduttivo artigianato· locale. La sitll:azione, nei dieci cc borghi » perif ~rici di Napoli, richiede un'attenta considerazione dei problemi specifici locali e delle disfunzioni cl1e si verificano sempre più gravi e più numerose· nei rapporti con le zone del centro. Se11za'una tale considerazione è impossibile la _formulazione di organici piani che - evitando l'errore di incorporare nelle nuove aree di espansione altrettanti problemi che ne condizionerebbero il funzionamento - realizzino, attorno al vecchio centro cittadino, una serie _di realtà nuove nelle qt1ali la: vita della collettività possa trovar~ un logico sviluppo. Solamente realtà periferiche di siffatto tipo potranno infatti provocare il gradt1ale sfollamento delle supercompresse zone del centro. Il principale problema del centro cittadino è rappresentato dall'alto indice di affollamento dei quartieri della città vecchia. Manifestatasi intorno agli anni dell'Unità la necessità di realizzare all'interno del vecchio tessuto urbano un centro moderno, si adattarono le antiche strade che meglio rispondevano allo scopo (Via Roma, Via Chiaia, eccetera) e si. « ta·gliarono » arterie nuove mediante le opere del « Risanamento Cittadino » e le sttccessive « bonifiche » (Quartiere Carità., Quartiere Guantai). Queste strade circoscrivono estese zone nelle qt1ali la antica struttura è rimasta immutata·: vere e proprie « isole. » urbane nelle quali si è addensata la grande parte di quanti non possono contare su un red80 Bibliotecaginobianco
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