tutte le scuole costruite negli ultimi anni è stato curato dagli ingegneri un sistema di riscaldamento centrale, per lo più a nafta, ovviando al grave inconveniente del freddo invernale: infatti, tra le lamentele degli studenti relative all'igiene, questa occupa uno dei primi posti, tanto che si sono avute spesso manifestazioni di protesta nelle giornate più fredde. Un inconveniente comune all'Umberto e a molte scuole italiane è infì11equello dell'insufficienza delle palestre. Quelle dell'Umberto sono veri e IJropri bugigattoli, gelidi e senz'aria. Nelle ore di educazione fisica non restano che due possibilità: o arrampicarsi sulle pertiche o abbozzare un tentativo di salto in alto senza la sufficiente rincorsa. Per di più il salto è gravemente osteggiato dal fatto che nella caduta si sollevano nuvoli di polvere dalle fessure del decrepito parqiiet, con quanto giovamento a'i giovani polmoni è facile immaginare. Quella della palestra è stata appunto una delle negligenze dovute alla necessità di far presto nell'immediato dopoguerra. Per rimediare a ciò si è perfino fatto ricorso al parziale a·dattamento dell'aula magna: ma qualche caduta o scivolata, sul pavimento in marmo, ne ha ben presto sconsigliato l'uso. Anche per questo inconveniente si vede però una possibilità di soluzione: alle spalle dell'edificio scolastico si trova un ampio cortile, di proprietà del Comune, che è attualmente adibito a·mercatino rionale: se l'Umberto ottenesse questo spazio, e si potesse far emigrare altrove, nelle vicinanze, il mercatino, anche il problema dell'educazione fisica sarebbe risolto (non dovrebbe poi essere impossibile trovare uno spazio che, in quanto « aperto », possa servire per il mercatino, liberando lo spazio « chiuso » del cortile per la palestra di un istituto che vanta una popolazione scolastica come quella dell'Umberto). Relativamente buono risulta invece lo stato dei gabinetti scientifici. Infatti, il Prof. Palmieri, che dirige quello di fisica, afferma che per ogni dimostrazione si è in grado di mostrare almeno una esperienza pratica; ed anche per la chimica e la biologia è pressocchè lo stesso: per un Liceo classico, e a Napoli, non ci si può lamentare. Da qualche anno si avverte nuovamente il fervore del1e iniziative che aveva caratterizzato l'Umberto prima della guerra. Dovrebbe infatti essere insito nel carattere formativo della scuola che questa non si limiti soltanto a svolgere programmi ministeriali. A questo proposito, una interessante iniziativa è stata, per esempio, quella della formazione di una sezione dedicata al turismo scolastico, che, organizzando viaggi in comitiva cui possono partecipare sia professori che alunni permette oltre tutto di tessere reciprocamente rapporti comunitari che tornerebbero poi vantaggiosi a tutta l'attività scolastica, dei docenti e dei disce11ti. La sezione fu fondata nel 1954, con più di 300 iscritti, che sono poi andati aumentando negli anni successivi. Oltre a gite collettive, comuni del resto a· quasi tutte le scuole, sono stati organizzati veri e propri viaggi: nell'estate del '55 si ebbe un viaggio in Svizzera di una settimana; nell'estate del '56 un viaggio a Parigi ed ai Castelli della Loira; nel '57, sempre d'estate, si visitò l'Austria, da Innsbruk a Vienna. Un 63 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==