Nord e Sud - anno VII - n. 2 - marzo 1960

quel tempo, efficiente. Infatti, non sembrando vero ad alunni e corpo ~nsegnante di avere una: sede almeno definitiva, furono tralasciate tutte le altre questioni che ancora oggi in gran parte attendono una soluzione. Oggi il Liceo Umberto I è nella situazione di moltissime scuole italiane che si sono trovate impreparate nei confronti dell'enorme aumento della popolazione scolastica·. La causa di questo aumento non è da rapportarsi che parzialmente all'aumento totale della popolazione: causa principale è la domanda d'istruzione rappresentata da nuovi ceti · che premono anch'essi alle soglie della scuola. Mentre prima, infatti, i figli in genere si adattavano a seguire il mestiere del padre, un po' per tradizione, un po' per consiglio del genitore stesso, ora sono invece proprio i pa·dri a spingere i figli verso i titoli di studio. Inoltre mentre una volta era ambizione di molte famiglie del ceto medio meridionale poter vantare un figlie prete, ora anche questa ambizione è venuta meno; e, per Io più, la sola ambizione di tutte le famiglie piccolo-borghesi consiste nel poter vantare un fìgliO' cc dottore »• È facile controllare la gravità della situazione scorrendo i dati statistici relativi agli alunni iscritti al Liceo Umberto dall'immediato dopoguerra ad oggi : Anno 1944-45 1948-49 1951-52 1956-57 Maschi 447 550 667 803 Femmine 347 424 463 577 Totale 794 974 1130 1380 Oggi si è raggiunto il numero di circa 1400 unità. Ma, dal '48 in poi, mentre il 11umero degli allievi è aumentato di circa 400 unità, quello delle aule è rimasto invariato; per cui la situazione è rimasta simile a quella del periodo bellico e immediatamente post-bellico: si è costretti, cioè, a ricorrere al doppio turno di lezioni, con notevole pregiudizio della serieta degli studi. Come si è detto, il problema principale del Liceo Umberto va inquadrato in un fenomeno di carattere generale; ma, oltre a· questo ve ne sono altri che, sebbene particolari, sono forse, per il nostro caso, egualmente importanti. A Napoli, nel dopoguerra, si sono venuti a creare due rioni nuovi: quello reside11ziale della collina di Posillipo e quello popolosissimo di Fuorigrotta. Ora:, il Liceo-Ginnasio statale più vicino per gli abitanti di questi due nuovi rioni è proprio l'Umberto I; il quale, così, si trova a dover servire non solo il consueto quartiere Chiaia, ma anche la zona Flegrea e l'ingrandito quartiere di Posillipo. Si deve inoltre pensare che il quartiere di Cl1iaia {fine '800) e il nuovo quartiere di Posillipo (metà '900), abitati come sono prevalentemente da famiglie borghesi, sono tra quelli che danno il maggior contributo d'iscritti ai Licei napoletani; ed è co1nune, tra le famiglie che qui risiedono, il caso di quelle che per più di una· generazione sono state istruite sui banchi dell'Umberto. 61 Biblioteca_ginobianco

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