sfazioni, oppure finiscono per considerarla come un aspetto secondariq della loro attività; mentre le femmine invadono sempre più un campo aperto ad esse assai pjù ·dalla diserzione dell'altro sesso che dalla loro generale ascesa nella società ~ontemporanea. I riflessi sulla _funzionalità e sul prestigio che da ciò derivano alla funzione magistrale non hanno bisogno - pensiamo - di essere sottolineati; ed ogni polemica contro i cc somari in cattedra » no•n può che riuscire superficiale e interessata, qua11do non parte dall'esame di queste condizioni di fondo della professione di insegnante. Ci siamo diffusi a lungo su ·questo problema non perchè con esso pensassimo di toccare il fondo della crisi della scuola italiana, e tanto meno per esa11rire il problema· del reclutamento e della formazione del personale insegnante. I problemi della scuola italiana sono molteplici e ciascuno di essi è - ahinoi! - estremamente complesso. Ma gli alunni, gli edifici, le attrezzature, i programmi non bastano da soli a faTe una scuola: neppure la scuola confessionale. Q11ello degli insegnanti ci appare fra i cardini primi del problema. Anche percl1è, nella lotta contro l'analfabetismo, cj si può forse accontentare di una scuola cattiva, se l'alternativa è_il non avere nessuna sct1ola. Ma per la formazione di nuove classi dirigenti più in linea con lo sviluppo della società e della democrazia una scuola cattiva è altrettanto deleteria che nessuna sc11ola. Da· questo punto di vista il problema degli insegnanti è di primaria importanza. Saremmo assai grati ai sostenitori accesi e meno accesi della scuola privata - che compie il miracolo di assicurare a·i suoi insegnanti condizioni radicalmente peggiori di qt1elle di cui godono gli insegnanti della scuola di Stato - se, invece di disquisire sulla cc libertà » dell'insegnamento, ci parlassero dell' « efficienza » di esso. n. d. r. Un centro di azione agraria Il monopolio economico e politico che si va progressivamente consolidando nelle_ campagne ad opera della Federazione dei Consorzi Agrari e dei Coltivatori Diretti non ha mancato di suscitare vivaci reazioni. Recenteme.nte è sorto a Roma, e sembra vada raccogliendo adesioni in periferia, un movimento che intende raccogliere ed organizzare quegli interessi collegati all'agricoltura che non ritengono di allinearsi o di sottostare alle posizioni dei citati organismi: il Centro d' azione agraria. Il nuovo fronte di opposizione è aperto ancl1e a quelle industrie che attualmente sono escluse od ostacolate sul mercato agricolo, il quale va sempre di più configurandosi come una riserva a1Jerta soltanto ad alcune grosse imprese a carattere monopolistico. Considerato il radicato agnosticismo degli agricoltori e la loro i11nata riluttanza ad ogni formula organizzativa, il solo annuncio che un movimento di fronda incominci concretamente a delinearsi, va indub52 Bibiiotecagi nobianco
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