Nord e Sud - anno VII - n. 2 - marzo 1960

DISCUSSIONI Note sulla • • cr1s1 dei "liberali " di Giovanni Ferrara Mentre finiamo di scrivere queste note, r on. Segni è stato incaricato dal Presidente della Repubblica di formare il suo terzo governo, che sembra sarà di centro-sinistra. Non ci sentiamo affatto sicuri di questa previsione, come è ovvio. Comunque, se l'operazione riuscirà, un lungo e difficile periodo di opposizione delle forze democratiche socialiste e « liberali » alla Democrazia Cristiana· sarà finito, e in qualche modo una nuova fase della lotta politica in Italia si sarà aperta. Facciamo voti perchè il nuovo corso politico si inizì e dia i suoi primi frutti. Il nostro discorso sui « libera·li » non può tuttavia prescindere dalla realtà che fino a questo momento alcuni anni di strana e difficile opposizione hanno prodotta. Anzi, se si vuol parlare di ciò che è o sembra essere oggi, non di ciò che sarà domani, conviene tenere da parte il discorso sulle nuove prospettive, e tentare invece il discorso sulla crisi politica e morale dei « liberali » ; crisi che segue il suo corso, più in silenzio che ad a·lta voce, e più nella fervida provincia che nel centro di Roma o di Milano o di Napoli. Ora che i « liberali » progressisti si accingono a riprendere un esitante ma diretto contatto con i cattolici, dopo aver finalmente ottenuto l'aperto appoggio dei socialisti, non è forse del tutto ozioso riflettere brevemente su certi loro problemi di « stato d'animo ». Nostro desiderio sarebbe, naturalmente, che se v'è in queste note del pessimismo o dell'ipercritica presto venga· qualcuno a dimostrarlo, riportando il discorso dai torti secondari sentieri che noi qui percor-- riamo alle belle vie maestre della diagnosi politica. 1. - C'è stanchezza negli uomini e nelle cose. Si fanno rinunzie gravi, ci si avvezza a farle, si rimpiange un passato non sempre reale è si teme di guardare nel futuro, si stenta a comprendere e a vivere il 41 Bibliotecaginobianco

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