Nord e Sud - anno VII - n. 2 - marzo 1960

dove non solo hanno sede le società cui fanno capo le industrie decentrate, 1na, spesso, si trovano i loro uffici direttivi, amministrativi, di vendita ». Tutto ciò postula innanzitutto due cose: l'adeguamento degli organi amministrativi aJla nuova funzione della città e la riforma del sistema delle entrate, che vanno riportate sulle categorie che maggiormente beneficiano dell'attività esplicata dal Comune nell'area mHanese. Il deficit dell'J\zienda tramviaria, ad esempio, rappresenta un « sussidio alle cateaorie produttive cittadine, che aggiungendosi al salario migliora le condizioni alle quali il lavoro è offerto sul mercato ». Come pure per nulla contribuiscono agli sforzi infrastrutturali del Comune i loro maggiori e più immediati beneficiarj, cio' i proprietari delle aree fabbricate e fabbricabili che l'aumento di popolazione e l'estensione dei servizi pubblici accrescerà di valore. Qui riaffiora un vecchio problema della finanza locale, a lungo e lucidamente chbattuto fra gli altri, dal Bonomi, dall'Alessio, dal Wollemborg fin dai primj anni del secolo, quello cioè di una chiara e razionale ripartizione fra imposte erariali e co1nunaìi, alla quale dovrebbe corrispondere una più organica e consapevole ripartizione nella spesa. Accade, infatti, che mentre si attribuiscono allo Stato le i1nposte reali, che colpiscono le fonti di reddito maggiormente avvantaggiato dai servizi co1nunali, ricadono sul Comune, sotto l'anacronistica voce cc beneficenza » le spese assistenziali che ogni Stato n1oderno deve affrontare. Quest'ultimo evidente1nente è un campo tale da sopravanzare di molto per impegno finanziario e an1piezza programmatica ]e forze del Comune; e d'altra parte una spesa pur ingente, come quella affrontata dal Comune di 11ilano che gli ath~ibuisce il 10% della spesa totale, appare provvedimento di breve respiro se non inserita in una politica a vasto raggio quale solo lo Stato può intraprendere. È presumibile invece che un alleggerimento di questa voce permetterebbe finahnente al Comune di intervenire nella costruzione di case popolari e nella realizzazione di vie di comunicazione extraurbane con propri contributi, oggi limitati allo 0,3% delle spese per le prime, del tutto assenti per le seconde. Tutto questo significa che il Comune non interviene mai direttamente nello sviluppo cittadino come ad esempio in Gran Bretagna avviene fin dal 1918 con la Housing Service, e si limita invece ad un'azione di fiancheggiamento dell'attività privata, segne cioè passivamente un criterio che limita, tra l'altro, fortemente le effettive possibilità di realizzazione di qualsiasi piano regolatore nelle ·direttive ipotizzate. [C. R.] La vendetta barbaricina In una mia nota ( « Asterischi sul banditismo iri Sardegna ,,, cc Nord e Sud» n. 35, ottobre 1957) riassumevo - dopo avere premesso alcune notizie d'ordine psicologico e storico - le conclusioni delle analisi sul f enomeno, a cui erano arrivati nel passato e fino ai giorni nostri parlamentari, studiosi, saggisti e pubblicisti. Vi accennavo, inoltre, a un'indagine a cui 116 Bibliotec·aginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==