porre eh scarsa e slegata resjstenza alla ' chiarificazione' crociana, che veniva a negare ad esse valore propriamente conoscitivo, relegandole nel lirnbo degli pseudo-concetti ? ». Nella risposta egli stesso scopre che la colpa fu jn primo luogo della stessa sociologja itahana, disorganica e male orientata, in secondo luogo di tutta una complessa evoluzione della società italiana. Risposta, perciò, del tutto corretta e pertinente. E tuttavia una n1aggiore precisione nell'accennare alJa posizion di Croce verso la sociologia non avrebbe guastato. È necessario che si capisca che cc pseudo-concetto » non ha mai nella terminologia crociana un'accezione degradante o, meno ancora, dispregiativa; ma soltanto l'intento di precisare la natura e l'ambito di un'attività che, del resto, è umana al pari di tutte le altre attività dell'uomo. Ed è necessario anche precisare che in Croce quello degli pseudoconcetti, lungi dall'essere un « limbo », è invece H vestibolo dell'azione, uno dei momenti pù\ importanti nello svolgimento dell' atti 'ità tnnana. Punti secondari, si dirà; e così ', in effetti. Ma per chi riflette al posto eh · la polemica anticrociana ha occupato ed ancora occupa, inaiustificata1nente e con danno degli stessi studi sociologici, nella sociologia italiana dopo l'ultima guerra, ancl1e le cose secondarie hanno una loro importanza. Comunque, non sono questi appunti, assolutamente rnarginali, ad inficiare il valore del libro di Ferrarotti, che, fondato su una informazione sempre esatta ed attenta e su una ricca esperienza personale, e fornito a pie di pagina di una vasta bibliografia, è uno degli strumenti più utili che siano stati offerti agli studiosi italiani di sociologia negli ultimi tempi. [G. G.] Le ;inanze comunali di un grande centro urbano Nella collana di « Saggi » pubblicati a cura del Centro Studi e Ricerche sulla struttura economica italiana dell'Istituto Feltrinelli, ha visto recentemente la luce uno studio di Franco Volpi (Le finanze comunali di un grat1de centro urbano, Feltrinelli, Nlilano, s. d.), in cui vengono esaminate le spese, le entrate, i disavanzi del Comune di ìvtilano dal 1938 al 1958. I grossi problemi che il Comune di Milano ha dovuto affrontare nell'ultimo ventennio di rapido, eccezionale sviluppo~ o che attendono tuttora soluzione, problemi via via ingigantitisi in seguito all'immigrazione, al decentramento industriale, all'espansione edilizia risultano così inquadrati storicamente, studiati nel quadro della situazione e delle prospetti e della finanza locale in Italia, e riferiti ad una serie di problemi che non sono specifici di ~1ilano ma comuni a tutti gli Enti locali, e soprattutto a quelle città che hanno lln particolare risalto nella realtà economica e demografica italiana. Tali problemi sono inoltre discussi nell'ambito di quella che è la grossa questione del rapporto tra fina11za locale e finanza statale. L'autore, infatti, ha premesso alla esposizione della situazione attuale delle finanze milanesi un capitolo in cui viene ricostruita la storia della finanza locale a Milano e in Italia, con continuo e preciso riferimento alla legislazione della materia, a 114 Bibliotecaginobianco '
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