Nord e Sud - anno VII - n. 2 - marzo 1960

Pure, ciò che a noi vuol sembrare più grave e preoccupante di tutto è il contenuto del discorso del sen. Merzagora. E ci si intenda bene: non vogliamo affatto parlare di un st10 contenuto politico più o meno implicito, e di una più o meno esplicita tendenziosità, n1a della visione che esso esprimeva della vita istituzionale italiana. Che il Presidente della Camera Alta abbia una concezione così sommaria e superficiale, così povera e miope, delle istituzioni di una democrazia moderna, ecco una cosa veramente sorprendente. Ed è almeno strano che tutti o qt1asi tutti i senatori si siano lasciati trascinare, sia pure per un momento soltanto, ad applaudire una siffatta concezione, senza troppo riflettere stil suo significato e sulla sua portata. Cosa l1a detto, in sostanza, il sen. Merzagora? Egli ha denunciato la progressiva degenerazione degli istituti della democrazia per colpa dei partiti politici, ed ha indicato la più vistosa manifestazione di ciò nel fatto che le IJit1 recenti crisi di governo sarebbero state crisi extra-parlamentari, non causate, cioè, da un voto di sfiducia dato dal Parlamento, ma tenebrosamente elaborate tra le s,egreterie dei partiti medesimi. In conseguenza di ciò il Parlamento sarebbe degradato ed avvilito e le istituzioni democratiche verserebbero nel più grave dei pericoli. Dio volesse che le cose fossero veramente così semplici! Crede veramente il sen. Merzagora, credono veramente tutti coloro che hanno plaudito alle sue parole, che se, ad esempio, il governo Segni, e prima di esso il governo Fanfani, e prima ancora il governo Scelba, fossero caduti per un voto di sfiducia del Parlamento, le istituzioni democraticl1e, per questo soltanto, sarebbero più sicure e più salde? O credono veramente che se esso avesse dato, 11egli ultimi anni, alcuni voti di sfiducia, il Parlamento avrebbe più prestigio di quanto ne abbia ora, più maestà e più forza, maggiore solidità e maggiore efficienza? In Francia, ad esempio, tutte o quasi le crisi di governo hanno avuto origine da voti di sfiducia: ma ciò non ha impedito alle istituzioni de1nocratiche di· subire i rovesci che tutti sanno; e vi sono, anzi, molti che sostengono, con qualche colore di verità, che proprio il potere dei parlamenti di disfare troppo semplicemente i governi abbia avuto qualche r'esponsabilità per quei rovesci. A noi sembra, i11somma, che credere queste cose è come andare a caccia dell'elefante con una pistola scacciacani: non si colpirà mai jl bersaglio per la semplice ragione che quella che si ha in mano non ' e una vera arma. Le obiezioni mosse dall'on. Segni, e a quel che sembra anche dall'on. Moro, sulla natura della crisi sono irrilevanti perchè non cenBibliotecaginobianco

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