Nord e Sud - anno VII - n. 2 - marzo 1960

mente esercitati... Ammessi in gran numero ad impieghi governativi ragazzi appena nati, cosicchè contavano gli anni di servizio dalla primissima infanzia. Istruzione elementare nessuna. La secondaria poca e insufficiente. L'universitaria anche più poca o cattiva. Trascurata più ancora l'istruzione femminile. Quindi ignoranza estrema nelle classi popolari. Pochi i mezzi di comunicazione. Non· sicure le strade, nè la proprietà, nè le vite dei cittadini. Neglette le provincie. Poco commercio... Pochissime le industrie. Perciò aggiunta alla ignoranza la miseria e la fame ... Gl'istituti di beneficenza, riccamente dotati, depauperati da schiera immensa d'impiegati ... I proventi loro consumati, di regola generale, per tre quarti in spese di amministrazione, e per un quarto solamente nello scopo dell'istituzione. Nelle carceri, nell' esercito, nelle amministrazioni, in tutti i luoghi pubblici esercitata largamente la camorra, il brigantaggio nelle provincie, il latrocinio dappertutto. La polizia trista, arrogante, malvagia, padrona della libertà e della fama dei contadini. I lavoratori pubblici decretati, pagati e non fatti. Ogni potere, ogni legge, ogni controllo concentrato nell'arbitrio del Principe. Nessuna guarentigia del pubblico denaro. Clero immenso, ignorante, salvo alcune eccezioni meno rare nella diocesi di Napoli; sfornito di dignità e della coscienza del proprio ministero. Bassa superstizione del popolo. La mendicità esercitata, sotto forme diverse, da tutte le classi dei cittadini, non escluse le più elevate. Non giornali, non libri. L'esercito corrotto, non esperto di guerra, privo di fiducia nei capi. Il Governo piemontese che era riuscito a trascinare le regioni del Nord e del Centro d'Italia ad un medesimo ritmo di vita politica ed amministrativa, si illuse di indurre anche le popolazioni del Sud a sentire l'esigenza di radicali riforme amministrative; a sottomettersi ai nuovi gravami fiscali non solo per far fronte ai debiti contratti per la lotta di liberazione, ma per poter compiere opere pubbliche - a cominciare dalle ferrovie - indispensabili per affrettare l'unità geografica del Paese; ad accettare infine la necessaria disciplina degli ordinamenti militari del nuovo Stato. Ma, all'annuncio delle coscrizioni obbligatorie, queste misere plebi che, come scriveva il Nigra, « pensavano che la libertà e la nazionalità fossero sinonimo di ricchezza di impieghi e di pane » si diedero in massa alla macchia e fu il brigantaggio. Esso divampò soprattutto dal 1862 al 1865 e soltanto con il continuo invio di truppe ben disciplinate - più che per la dura legge Pica, che comminava la fucilazione a chi veniva preso con le armi in mano - si spense lentamente quell'incendio che lasciò dolorose tracce nel paese e che era indice della povertà, della disgregazione sociale e dell'arretratezza delle masse meridionali. Gli uomini che per i primi vollero rendersi conto della realtà me103 BibliotecaGino Bianco ,.

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